ECONOMIA DOMESTICA

Fondi Ue off limits per le imprese

Solo una su sei riesce ad attingere dal pozzo di Bruxelles. Mancanza di comunicazione e sistemi troppo farraginosi per accedere ai bandi. L'indagine della Camera di commercio di Torino

Solo una impresa su sei riesce a intercettare finanziamenti europei. Il 16,6% ne ha fatto uso negli ultimi cinque anni per un totale di 136 bandi. Come per le Regioni e in generale gli enti pubblici, anche i privati trovano spesso farraginoso e quindi inaccessibile il sistema per ottenere fondi dall’Ue. Tra le poche aziende in grado di attingere dal pozzo di Bruxelles ci sono quelle dell’industria manifatturiera e dei servizi alle persone, mentre se ci si concentra sulla dimensione sono le medie imprese le più attive: il 72,5% ha utilizzato finanziamenti europei; 106 bandi. È quanto emerge dal 3° Report regionale su economia, imprese e territoripromosso da Unioncamere.

Tra i motivi per cui tanti non sono riusciti ad accedere ai finanziamenti europei c’è innanzitutto la mancanza di un’informazione tempestiva e puntuale sulla pubblicazione del bando (il problema principale per il 45% degli intervistati), altri hanno sottolineato come le finalità dei bandi troppo siano spesso troppo distanti dall’attività dell’impresa e dalla complessità dell’iter di presentazione e rendicontazione. Indipendentemente dalla partecipazione o meno, il 24,9% degli intervistati dichiaradifficoltà nell’approccio aicontenuti dei bandi e alle modalità di accesso. La prima problematica riscontrata è l’elevata complessità nell’adempiere alle richieste (57%). Il secondo aspetto riguarda i tempi troppo lunghi, a seguire le soglie di accesso giudicate troppo alte.

Per agevolare l’accesso ai finanziamenti, la parola chiave è semplificazione: il 41,6% delle imprese, infatti, chiede alle pubbliche amministrazioni un utilizzo di un linguaggio e di una modulistica più semplici, a cui si affianca la disponibilità di documentazione amministrativa standard. In sintesi, un’informazione tempestiva sulle opportunità di finanziamento (57%), l’assistenza nell’adempimento delle pratiche amministrative e il supporto nell’elaborazione e redazione dei contenuti del progetto sono le prime tre istanze espresse dalle imprese aderenti all’indagine.

“Solo il 16,6% delle nostre imprese riesce a partecipare ai progetti, lamentando difficoltà nell’accesso alle diverse procedure. Per questo in Camera di commercio offriamo consulenza gratuita, dalla prima informazione alla compilazione della domanda, fino alla rendicontazione – spiega il segretario generale Guido Bolatto –. Con questo servizio, gratuito per le imprese, negli ultimi tre anni abbiamo registrato una ventina di casi di successo”.

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