SOTTO LA MOLE

Torino (non) fa rima con declino

Migliaia di cittadini, lavoratori, pensionati alla fiaccolata promossa dai sindacati. "Una bella risposta corale della città, uno scatto d'orgoglio per contrastare la rassegnazione". Gli impegni di Appendino e Cirio: "Puntare sulla produzione industriale"

“Contro il declino Torino scende in piazza”. È lo striscione che ha aperto la fiaccolata promossa da Cgil, Cisl e Uil per denunciare la situazione di crisi industriale e occupazionale che interessa il capoluogo piemontese e la sua provincia. Alla manifestazione che ha richiamato in piazza alcune migliaia di persone, hanno preso parte la sindaca Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, esponenti politici, parlamentari, consiglieri regionali e comunali, rappresentanti delle associazioni. Lungo il percorso sono state organizzate cinque “fermate”, una sorta di stazione della via crucis che contrassegna oggi il lavoro,  in cui le categorie unitariamente hanno predisposto cartelloni e tabelloni con l’indicazione delle situazioni di maggiore tensione occupazionale. All’iniziativa ha aderito anche la diocesi attraverso la partecipazione dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro.

“È una bella risposta della città, uno scatto d’orgoglio per riscoprire il senso d’appartenenza e ridare a Torino il ruolo di città europea che merita di avere. Questa manifestazione è un richiamo alle istituzioni, alle forze politiche e produttive perché insieme si può costruire un’idea sviluppo e dare prospettiva ai giovani e ai più fragili”, ha dichiarato il segretario della Cisl di Torino, Domenico Lo Bianco, durante il corteo. “Il lavoro è un tema sentito perché riguarda tutte le età, pensionati, giovani. Il problema è anche il futuro degli stridenti universitari che non trovano sbocco occupazionale nel territorio”, ha aggiunto il numero uno della Uil, Gianni Cortese. “Politecnico, Università e fondazioni hanno fatto un progetto per Torino, ma mancano i rappresentanti dei lavoratori. Se si dimezzano i posti di lavoro non c’è futuro. La politica deve esercitare il suo ruolo", ha chiosato Enrica Valfrè, segretaria della Cgil Torino.

“Il lavoro è una priorità assoluta della nostra Giunta – ha spiegato il governatore Cirio –. Quando ho iniziato il mio primo giorno l’ho passato con i lavoratori del Mercatone uno e il primo atto è stato siglare la convenzione con le banche per l’arrivo della cig, che ora si può anticipare immediatamente. Non dobbiamo fare solo soccorso ma dare anche certezze. A inizio 2020 presenteremo il Piano competitività che mette 400 milioni sul tavolo per il rilancio delle attività produttive”. La necessità di rinsaldare i legami con la tradizionale vocazione manifatturiera è stata sottolineata dalla sindaca Appendino: “Sono qui per dimostrare la mia vicinanza a chi vive momenti difficili come ho fatto ai cancelli dell’Embraco. Bisogna costruire un percorso, serve welfare, collaborazione con gli atenei, lo stiamo facendo. Siamo stati tra i primi con la Regione, i sindacati e istituzioni a fare partire il progetto dell’area di crisi: da un lato costruire poli per ridare forza alla vocazione industriale, c’è poi il turismo. Purtroppo la crisi c’è e morde”.

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