GIUSTIZIA & POLITICA

Giochi di corrente per la Procura

Mercoledì al Csm la designazione del successore di Spataro. Duello tra Vitiello, attuale capo a Siena, e la torinese Loreto, appoggiata dalle componenti di sinistra della magistratura

Il Csm torna a occuparsi delle nomine dei procuratori, dopo lo scandalo che lo ha travolto all’inizio della scorsa estate e che ha portato alle dimissioni di cinque consiglieri. Si riparte mercoledì prossimo dai vertici delle procure di Torino e Brescia. L’ufficio del capoluogo piemontese è scoperto da quasi un anno, da quando il procuratore Armando Spataro è andato in pensione. Sulle scelte da compiere si è già divisa la Commissione per gli incarichi direttivi, che ha dunque rimesso la decisione al plenum. Per Torino la partita si gioca tra il procuratore di Siena, Salvatore Vitello e Annamaria Loreto, già procuratore aggiunto a Torino.

In Commissione Vitello ha ottenuto la maggioranza: 4 voti espressi dai togati di Magistratura Indipendente e Unicost – le due correnti uscite ridimensionate dallo scandalo delle nomine – e dai laici di M5S e Lega. Mentre Loreto è stata appoggiata dai togati di Area e Autonomia e Indipendenza, i due gruppi che al contrario si sono rafforzati con le sostituzioni dei consiglieri che si sono dimessi. Le carriere dei due candidati sono nettamente diverse: mentre Loreto ha sempre lavorato alla procura di Torino, e dunque la sua scelta si porrebbe nel solco della continuità, Vitello è stato solo a inizio carriera in servizio nel tribunale del capoluogo piemontese. È stato anche procuratore di Lamezia Terme, pm a Roma e più volte fuori ruolo al ministero della Giustizia, l’ultima nel 2012 come vice capo di gabinetto.

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