Fca-Psa: ok a fusione, nasce quarto costruttore mondo

I gruppi Fca e Psa hanno raggiunto l'accordo per la fusione. La nuova società sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell'operazione e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno.

Il perfezionamento dell'aggregazione tra i gruppi Fca e Psa è previsto in 12-15 mesi, "soggetto alle consuete condizioni di closing, tra cui le approvazioni degli azionisti delle due società nelle rispettive assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi". E' quanto si legge nel comunicato. Il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione tra Fca e Psa avrà "team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile". Insieme le due società avranno "una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l'innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all'avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa".

Il nuovo gruppo che nasce dalla fusione tra Fca e Psa avrà "una solida struttura di governance", con John Elkann alla presidenza e Carlos Tavares ceo. Avrà forte supporto da parte degli azionisti di lunga data (Exor, famiglia Peugeot, Stato francese) che avranno una rappresentanza nel consiglio. Il cda avrà 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. Sarà consigliere anche Tavares che avrà un mandato iniziale di cinque anni. La nuova capogruppo della società che nascerà dalla fusione tra Fca e Psa avrà sede in Olanda sarà quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e beneficerà della sua forte presenza in Francia, Italia e negli Stati Uniti. Al perfezionamento dell'operazione il consiglio di amministrazione della nuova società includerà due membri in rappresentanza dei lavoratori di Fca e del gruppo Psa.

Fca continuerà a lavorare alla separazione della partecipazione detenuta in Comau, che sarà effettuata quanto prima successivamente al perfezionamento dell'operazione, a beneficio degli azionisti del nuovo gruppo. La quota della società cinese Dongfeng nel nuovo gruppo scenderà al 4,5%.

Fca e Psa distribuiranno ciascuna un dividendo ordinario di 1,1 miliardi di euro nel 2020 relativo all'esercizio 2019, soggetto all'approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione e azionisti. Al closing, gli azionisti di Psa riceveranno 1,742 azioni della societaàrisultante dalla fusione per ogni azione Psa detenuta, mentre gli azionisti di Fca avranno una azione della società risultante dalla fusione per ogni azione detenuta in Fca.

"Questa è l'unione di due società con marchi incredibili e persone appassionate e competenti. Entrambe hanno affrontato momenti di estrema difficoltà e ne sono uscite ancora più agili, intelligenti e formidabili. Le nostre persone hanno un tratto in comune, quello di guardare alle sfide come opportunità da cogliere perché rappresentano la strada per renderci ancora migliori nel fare quello che facciamo". Così Mike Manley, amministratore delegato di Fca, commenta l'accordo per la fusione con Psa.

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