PROFONDO ROSSO

"Assediati dai debiti di Torino"

Clamorosa iniziativa dei Comuni dell'area metropolitana. I sindaci salgono a Superga per contestare la "svendita del capitale sociale" operata da Appendino. E nel luogo simbolico della vittoria contro l'invasore francese si vagheggia un "nuovo Risorgimento"

I sindaci dei Comuni dell’area metropolitana torinese “assediati” dai debiti del capoluogo salgono a Superga per protestare contro la “svendita del capitale sociale” rappresentato dalle quote pubbliche in Iren, Trm, Sitaf che Chiara Appendino ha già ceduto o si appresta a cedere per risanare i conti di Palazzo civico. È questa la clamorosa iniziativa promossa dai primi cittadini di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Settimo, Nichelino, Beinasco, S. Maurizio Canavese che domani mattina si ritroveranno nel piazzale antistante la celebre basilica, fatta costruire  dal re sabaudo Vittorio Amedeo II come ringraziamento per la vittoria sui francesi nel 1706. Un evento storico, significativamente ricordato nella rappresentazione che campeggia nella Sala del Consiglio provinciale, e che oggi assurge a simbolo di un nuovo “assedio”: quello dei debiti di Torino che gravano sulla Città Metropolitana rendendo l’ente “complessivamente più debole e fragile”.

Il sit-in sulla collina torinese vuole essere, nell’intenzione degli amministratori, un’azione con finalità di supporto a Torino, alla Città e al suo sistema di governance. L’area metropolitana, la Regione, i comuni, le aziende, i consorzi possono giocare un ruolo importante in un quadro concertato di condivisione strategica per mantenere ruoli di indirizzo e controllo, nonché risorse decisionali e prospettare crescita e sviluppo sostenibili. “Il territorio metropolitano – spiegano i sindaci – con le sue forze può risultare decisivo per sbloccare l’assedio. Come accadde nel 1706 sia le azioni nella Cittadella – Pietro Micca – sia quelle nell'intorno – Maria Bricca – portarono alla vittoria, dando di fatto avvio al Risorgimento”.

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