SALA ROSSA

Maggioranza a pezzi, Appendino in bilico

Dopo l'addio del consigliere Curatella opposizioni all'attacco. Napoli (FI): "Accuse gravi, la sindaca chiarisca". Per Lega e Pd l'amministrazione grillina non ha più il consenso e i numeri per proseguire. Ricca: "Prenda atto e faccia un passo indietro"

La terra continua a tremare sotto i piedi di Chiara Appendino e della sua sempre più debole e malferma maggioranza. La scossa dell’abbandono del consigliere Aldo Curatella continua a produrre ora dopo ora macerie illuminate dai fari delle minoranze: dalla Lega al Pd passando per Forza Italia. Ma tra i cumuli rischia di emergere anche qualche cosa di ancor più grave di quei numeri che vanno riducendosi a scapito della sindaca e della maggioranza.

A un politico di lunga navigazione come l’azzurro Osvaldo Napoli, parlamentare e consigliere in Sala Rossa, non è sfuggito un passaggio dell’annuncio di Curatella che l’esponente di Forza Italia indica come il sollevare “un velo inquietante su procedure e pratiche amministrative che esigono una risposta”. Napoli sottolinea come “Curatella afferma di aver lasciato il gruppo M5s perchè quella forza politica portava avanti azioni "basate su personalismi, interessi personali o, peggio ancora, privati". Si tratta di accuse gravi all'indirizzo del M5s, osserva Napoli a detta del quale l’ormai ex pentastellato “ha lanciato un sasso nello stagno grillino e molto meglio sarebbe se le sue accuse tanto gravi quanto vaghe fossero più precise”. Comunque sia “il sindaco farà bene a riferire in tempi stretti in Consiglio comunale e a chiarire la posizione della sua giunta rispetto alle accuse di Curatella".

L’ex alleato nel governo nazionale, la Lega è sempre più ferocemente all’attacco dei grillini, che con il suo capogruppo, Fabrizio Ricca usa l’ironia intinta nel curaro: “Forse Appendino aveva ragione: il 2020 sarà un anno di rilancio per Torino e lo sarà perché la sua giunta andrà finalmente a casa”. Per l’esponente del partito di Matteo Salvini “ormai la maggioranza Cinquestelle non esiste più e Appendino ha il dovere di riconoscerlo e di fare un passo indietro per il bene di Torino e dei torinesi. Già quando i numeri erano a suo favore questa amministrazione non ha brillato per capacità, adesso ci aspetterebbe una situazione, se possibile, ancora più ingessata e claudicante”.

Di una maggioranza “ormai in frantumi” parla anche il segretario del Pd Mimmo Carretta. “Appendino perde pezzi. Maggioranza inesistente anche sui numeri – scrive in un post il numero uno del Pd torinese –. E intanto la sindaca programma il rilancio della città per il 2020. Altro che estate”. In effetti ancor prima di quello giudiziario il lungo inverno per la sindaca è quello politico. E lo scivolone sul ghiaccio appare sempre più vicino. Tant’è che salutando il passaggio al gruppo misto del consigliere Curatella come “una buona notizia”, il capogruppo dem Stefano Lo Russo auspica “che non sia l’ultimo e che si ponga fine quanto prima a questa lenta agonia in cui è piombata la città. Torino – osserva il capogruppo piddino – ha urgente bisogno di un nuovo progetto, di un nuovo programma e di un’altra amministrazione. Si restituisca quindi, quanto prima, la parola ai cittadini torinesi”. Per Lo Russo,“invece che cercare scappatoie e alchimie politiciste ammantate di alta strategia civica per nascondere i suoi vistosi insuccessi, Appendino si assuma le sue responsabilità in prima persona e fino in fondo”.

print_icon