Università: Saracco, Politecnico Torino risponde alle sfide

"Abbiamo alle spalle un anno di lavoro e tanti successi che ci convincono sempre di più che abbiamo intrapreso la strada giusta, quella di un ateneo cambiato nel modo di formare i suoi studenti. Una università piattaforma, che produce impatto sociale e che risponde alle sfide di una società profondamente mutata, non più separata dal mondo del lavoro ma che con esso coprogetta ricerca e innovazione". Così il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno accademico in programma domani con la lectio del professor Enrico Giovannini, portavoce Asvis, e la presenza del neo ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi. Il rettore presenterà al ministro alcune istanze, dagli investimenti per il mondo universitario all'impegno per il progetto del Manufactoring Center. "Il Governo - osserva Saracco - aveva promesso il supporto a questa iniziativa ed e' tempo di farla atterrare concretamente. Chiederò al ministro di fare un piano straordinario di investimenti su persone e infrastrutture per far sì che l'università risponda al meglio al suo nuovo ruolo. Chiederemo di investire ma a progetto, non a pioggia e senza lacciuoli burocratici". Attualmente il Politecnico conta 35.700 studenti, il 16% stranieri, oltre 800 dottorandi, 784 brevetti depositati e 60 spin-off costituite. 

Per il rettore del Politecnico il progetto del Manufactoring Center, a Mirafiori, ha anche un valore strategico per quel che riguarda il futuro di Fca alla luce del recente accordo con Psa. "Se vogliamo essere attrattivi nell'ambito di questa fusione cosa possiamo proporre di meglio che un luogo in cui si faccia davvero ricerca come l'ex area Tne?" si chiede Saracco. "Con gli enti locali e territoriali stiamo lavorando per capire come possiamo porci nella trattativa Fca-Psa per evitare che venga portato via tutto - sostiene -. Spero anzi che Tavares scelga di potenziare i nostri stabilimenti. E abbiamo in programma di avere in futuro un incontro con Fca". Presentando l'inaugurazione dell'anno accademico, il rettore ha fatto poi il punto su alcuni progetti dell'ateneo, come quello di "valorizzare il brand dell'incubatore I3P in un'ottica di collaborazione e alleanza con gli altri atenei del Nord Ovest, cosa di cui abbiamo gia' parlato con l'Universita' di Genova". O, ancora, l'aumento delle classi "problem-solving", che puntano su una didattica innovativa e trasversale tra dipartimenti. Per ospitarle il Politecnico guarda con interesse ad aree come l'ex caserma Lamarmora e l'ex carcere Le Nuove.

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