GIUSTIZIA

Piazza San Carlo, entro luglio la sentenza per Appendino

Si è aperto oggi il processo per i fatti della tragica notte del 3 giugno 2017 alla proiezione della finale di Champions League. La sindaca, accusata di omicidio, lesioni e disastro colposi, intende essere sentita. Sul banco degli imputati anche l'ex questore Sanna

Si svolgerà dal 30 marzo al 6 luglio, salvo rinvii, il processo con rito abbreviato richiesto dalla sindaca Chiara Appendino, accusata di omicidio, lesioni e disastro colposi, e cinque altri imputati, per i tragici fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017. Oltre alla prima cittadina e all’ex questore Angelo Sanna, hanno scelto il rito alternativo l’ex capo di gabinetto della sindaca Paolo Giordana, il presidente e il direttore di Turismo Torino (ente che organizzò l'evento) Maurizio Montagnese e Danilo Bessone e l’architetto Enrico Bertoletti. Il prossimo 25 giugno comincerà, invece, il processo ordinario per nove, tra funzionari e dirigenti, che nei giorni scorsi sono stati rinviati a giudizio. Si tratta del viceprefetto Roberto Dosio, il dirigente di polizia Alberto Bonzano, la funzionaria dell’ufficio di gabinetto della sindaca Chiara Bobbio, il funzionario dei vigili del fuoco Dario Longhin, Franco Negroni e Pasquale Piro della Commissione di vigilanza, il dirigente della polizia municipale Marco Sgarbi, il direttore comunale Paolo Lubbia e Michele Mollo, quest’ultimo all’epoca dei fatti capo di gabinetto della Questura.

Durante la proiezione della finale di Champions League si scatenò una calca, che determinò oltre mille feriti, e nei giorni successivi la morte di Erika Pioletti. Nel 2019, sempre per le conseguenze delle ferite riportate quella notte morì Marisa Amato. A scatenare il caos, un gruppo di giovani con delle bombolette di gas urticante, e per loro c’è già stata una condanna in primo grado. Questo secondo procedimento mira invece a individuare le responsabilità di chi organizzò quella proiezione, Turismo Torino, il cui direttore Danilo Bessone ha chiesto di patteggiare, e il Comune. A livello dei risarcimenti sono ancora da definire una quarantina di posizioni, dalle circa 300 richieste, che in larga parte sono state risolte. I legali delle compagnie coinvolte spiegano che puntano a chiudere tutte queste pratiche. Secondo i legali, si stima entro metà luglio la possibile sentenza di primo grado.

Stamattina durante il processo l’avvocato Caterina Biafora ha depositato il certificato di morte di Anthony Bucci, il 49enne tifoso bianconero rimasto ferito in piazza e morto a fine gennaio all’ospedale di Monza. Secondo il legale della famiglia, il decesso potrebbe essere una conseguenza delle lesioni riportate in piazza. “Ma al momento siamo ancora cauti – spiega l'avvocato – aspettiamo che il Policlinico di Monza ci dia la documentazione medica e solo allora capiremo se la morte di Bucci ha a che fare con il ferimento in piazza”.

In base alla prima stesura del calendario la sentenza dovrebbe essere pronunciata a luglio. Prossima udienza il 30 marzo, poi il 7 e 30 aprile, 4, 14 e 21 maggio, 4 e 11 giugno e 6 luglio. Entro luglio la sindaca Appendino intende essere sentita, rendendo dichiarazione spontanee o venendo interrogata.

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