PALAZZO CIVICO

M5s sfida il virus per il gettone

Per non perdere l'emolumento pieno i grillini di Torino respingono la proposta di ridurre l'attività di aula e commissioni, avanzata dalle opposizioni. Appendino indispettita, nuovamente ai ferri corti con la sua maggioranza. Magliano (Moderati): "Sindaca ostaggio"

I più maliziosi già raccontano che il gettone (di presenza) può più di mille vaccini contro il coronavirus. E così spiegano la contrarietà manifestata dal Movimento 5 stelle a ridurre l’attività del Consiglio comunale di Torino per non sovraccaricare troppo una macchina amministrativa già allo stremo per fronteggiare l’emergenza sanitaria e soprattutto per ridurre al massimo i rischi di contagio.

La proposta è arrivata questa mattina, durante la conferenza dei capigruppo, da tutte le minoranze. A farsene portavoce è stato il numero uno del Pd Stefano Lo Russo, secondo il quale sarebbe stato utile mantenere in calendario solo le sedute di commissione aventi a oggetto atti del Consiglio: cioè interpellanze urgenti, mozioni, ordini del giorno e naturalmente le delibere. Procrastinando a tempi migliori le audizioni, i sopralluoghi o le discussioni generali, attività non certo indifferibili. Anche Chiara Appendino, presente alla riunione, e gli altri assessori della giunta sono favorevoli “per evitare ulteriori carichi di lavoro sui dipendenti”. Qualcuno fa notare che anche il Consiglio regionale ha ridotto all’osso l’attività e che “noi abbiamo il vantaggio di aver approvato con ampio anticipo il bilancio”, l’unico atto non procrastinabile per garantire il funzionamento della macchina. Sembra una proposta di buon senso, ma non tutti sono d’accordo.

La vicepresidente del Consiglio Viviana Ferrero, in rappresentanza del M5s, manifesta le sue perplessità e al momento della votazione è l’unica a esprimersi contrariamente facendo saltare la proposta e pure la sindaca dalla sedia. La riunione diventa tesa: Ferrero e Appendino escono dalla stanza per un chiarimento, che avviene nella vecchia buvette accanto alla Sala Rossa, ma dal quale entrambe escono ognuna inchiodata sulla propria idea. L’assessore all’Ambiente Alberto Unia cerca inutilmente un compromesso. Per il gruppo grillino, che ha la maggioranza, l’attività del Consiglio deve proseguire regolarmente, con tutte le commissioni. A ridurre i rischi di contagio, almeno per i consiglieri, ci penserà la tecnologia che consentirà a tutti gli eletti di partecipare da remoto, cioè dalla propria abitazione (ma solo per le commissioni, il regolamento del Consiglio non consente di riunirsi in conference call).

“È un problema di gettoni” taglia corto uno dei presenti. “Al contrario degli assessori, infatti, i consiglieri non hanno uno stipendio fisso ma percepiscono l’indennità sulla base dei gettoni di presenza: 120 euro lordi a seduta. Per ottenere il massimo devono raggiungere il tetto di 19 gettoni tra Consiglio e commissioni. Ecco spiegato il motivo della loro posizione”. Per il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano “Appendino ancora una volta si dimostra ostaggio di una Maggioranza irresponsabile”.

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