ORDINE & SANITA'

Torino lascia a casa i civich, tensione con la Regione

Disposta una riduzione del personale tra gli amministrativi della Polizia municipale. Ma per l'assessore Ricca invece dello smart working sarebbe mrglio mandarli per strada a fare i controlli. Confronto oggi al Comitato Sicurezza

Nei giorni in cui si intensificano i controlli per i “furbetti della quarantena”, il Comune di Torino si appresta a lasciare a casa buona parte dei suoi civich. L’informazione è contenuta in una mail inoltrata mercoledì da Marco Sgarbi, braccio destro del comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon in cui parla di una riduzione del personale nell’ufficio servizi, al protocollo, ufficio cassa verbali, sinistri e polizia giudiziaria e all’ufficio rioni e notifiche. Quasi la metà sarebbero gli agenti lasciati a casa, in smart working.

Una decisione che avrebbe indispettito i vertici della Regione Piemonte e in particolare l’assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca che intende incrociare la spada con la sindaca Chiara Appendino durante la riunione virtuale del Comitato provinciale per la Sicurezza in programma in tarda mattinata e al quale partecipano anche il prefetto Claudio Palomba, il questore Giuseppe De Matteis e i vertici di Carabinieri, Polizia e Finanza. “Piuttosto che lasciarli a casa potrebbero mandarli per le strade a rinforzare i controlli e limitare gli assembramenti” si sarebbe sfogato ieri Ricca.

Per Torino e il resto della regione la prossima settimana sarà quella decisiva per provare a contenere l’epidemia. La sindaca per il momento esclude nuove restrizioni, convinta che potrebbero essere controproducenti, mentre nell’area metropolitana i suoi colleghi chiudono i parchi e riducono gli orari di apertura dei negozi. Intanto Gtt resta nell’occhio del ciclone per il taglio di alcune corse che sta causando assembramenti sulle linee più affollate a partire dal 4, dove ancora questa mattina il numero dei passeggeri era particolarmente alto.

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