Tiramani batte i pugni

Dicono che… siano volate parole grosse tra Paolo Tiramani e Luigi Icardi. A scatenare lo scontro è stata la decisione dell’assessore regionale alla Sanità di adibire il pronto soccorso del Ss. Pietro e Paolo di Borgosesia, città della quale il deputato leghista è sindaco, all’emergenza coronavirus. “Una scelta scellerata – ha tuonato Tiramani – presa senza conoscere la conformazione del territorio: “Da Alagna a Vercelli sapete che distanza c'è?”. Dopo un vortice di telefonate a vari livelli (dal governatore Cirio ai big del Carroccio piemontese) alla fine, anche grazie all’intervento del consigliere regionale Alessandro Stecco, è arrivato il dietrofront: rimodulazione dell’attività di altri reparti, fornendo alle terapie Covid lo stesso numero di professionisti. Caso rientrato? Solo per il momento. “Finita l’emergenza – promette un bellicoso Tiramani – qualcuno pagherà queste scelte scellerate che mandano in panico i nostri concittadini”. La resa dei conti è solo rinviata. E a finire nel mirino sono in tanti: a iniziare dal direttore generale dell’Asl Vercelli, Chiara Serpieri, particolarmente invisa al primo cittadino, per finire con “Luigino” sempre meno protetto dalle alte sfere del suo partito.

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