CORONAVIRUS & POLITICA

La Lega ipoteca le aziende sanitarie

In piena emergenza Covid la maggioranza di centrodestra scarica le colpe delle proprie inefficienze sui manager scelti dalla precedente giunta. Un bando per nominare in fretta e furia nuovi direttori di Asl e Aso

Manca ancora un anno alla scadenza degli attuali direttori generali delle aziende sanitarie, ma in piena emergenza coronavirus la Regione pubblica il bando per la selezione dei futuri manager destinati a guidare Asl e Aso del Piemonte. I venti giorni di tempo per presentare la domanda, da parte di coloro che siano inseriti nell’elenco nazionale, scadranno mercoledì prossimo. Poi, la solita procedura con la commissione che valuterà i candidati e inserirà gli idonei nelle rose per ciascuna azienda. Ancora non si sa quando prenderà avvio questa procedura, ma una possibile accelerazione dei tempi non è affatto esclusa.

La volontà di attuare uno spoil system nei vertici della sanità non è un mistero, tantomeno una novità ad ogni cambio di governo regionale. L’attuale situazione di emergenza però ha accentuato segnali e avvio di strategie piuttosto palesi. I vari commissariamenti ad acta decisi dall’assessore Luigi Icardi sono stati letti come commissariamenti politici in più di una circostanza, a partire da quello dell’Asl di Vercelli dove a chiedere la testa dell’attuale direttore Chiara Serpieri è stato il deputato leghista Paolo Tiramani. In attesa della ghigliottina è comunque arrivato con i gradi di coordinatore straordinario per l’emergenza Pietro Presti, vicino a Forza Italia ma certamente gradito al parlamentare che ne conosce l’attività alla direzione del Fondo Edo ed Elvo Tempia di Biella.

Strategie non certo nascoste quelle della Lega in vista del rinnovo dei vertici delle aziende sanitarie. E se c’è chi, in piena emergenza, annota nuovi schemi di comando c’è pure, sempre in quel partito, chi compila quelle che pare difficile non leggere come liste di proscrizione. Ad impugnare non il fioretto, ma la clava tocca a un pittoresco consigliere regionale, Gianluca Gavazza, il maslè di Chivasso, professione trasportatore, che in un post dal ridondante titolo “Il valore dei soldati è posto nella capacità del comandante che li ha scelti”, elenca tutti gli attuali vertice delle Asl segnalando quelli, quasi tutti, nominati dalla giunta di Sergio Chiamparino e i tre commissari – Valter Galante ad Alessandria, Carlo Picco all’Asl Città di Torino e Giovanni La Valle alla Città della Salute – scelti dall’attuale giunta.

Non è dato sapere se la citazione marziale derivi a Gavazza dall’aver fatto il militare a Cuneo, terra dove ormai tutto si decide e si governa nella sanità piemontese, certo è che deve essergli sfuggito che tra le truppe segnate in rosso c’è pure chi è stato arruolato dal centrosinistra dopo aver servito in armi il centrodestra. Spararsi nei piedi è un attimo.

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