EMERGENZA ECONOMICA

Il bonus è legge, 116 milioni di aiuti

Il Consiglio regionale approva il pacchetto di contributi a fondo perduto per le attività commerciali e dei servizi. Allargata la platea dei beneficiari. Da domani Finpiemonte inizierà a inviare la Pec. L'erogazione avverrà in pochi giorni

Il “Bonus Piemonte” è legge. La Commissione Bilancio del Consiglio regionale convocata in sede legislativa ha dato il via libera in serata al pacchetto di contributi a fondo perduto predisposto dalla Regione per sostenere le imprese colpite dal lockdown per l’emergenza Coronavirus. Si tratta di un primo intervento di quel “Riparti Piemonte” un piano da oltre 800 milioni di euro a sostegno della ripartenza nella Fase 2 illustrato nei giorni scorsi dal presidente Alberto Cirio.

Superati alcuni ostacoli di tecnicalità legislativa (sulla natura della contribuzione) e allargata la platea dei beneficiari (praticamente ogni consigliere perorava una categoria meritevole di sussidio), il bonus è da questa sera pienamente operativo. “È una delle misure più importanti e urgenti del nostro piano per sostenere imprese e famiglie, messe in grande difficolta da oltre due mesi di chiusura – hanno commentato, ringraziando i capigruppo per aver consentito lo stralcio del provvedimento e la rapida approvazione, Cirio, l’assessore al Commercio Vittoria Poggio e alla Semplificazione e Rapporti con il Consiglio Maurizio Marrone –. Il Bonus vuole essere non solo un aiuto, ma anche un segnale concreto e immediato. La Regione è al fianco dei suoi cittadini. Ripartiremo insieme”. Giudizio critico da parte del Pd che, pur consentendo la conclusione dell’Iter e incassando l’accoglimento di qualche emendamento, rileva i limiti delle misure. “È un provvedimento che contiene troppe criticità e che più che includere esclude! Troppe sono le attività produttive fuori da questo perimetro per le quali, fin da subito, abbiamo chiesto di trovare le risorse, e continuiamo a chiederlo!” afferma il capogruppo dem Domenico Ravetti. “Rileviamo, inoltre, che per le categorie incluse sono previsti bonus differenziati, mentre con i nostri emendamenti abbiamo chiesto che il bonus fosse uguale per tutti i soggetti beneficiari, senza differenze! Questo è il primo intervento per economia e sanità della giunta Cirio ed è arrivato con ritardo e con tante, troppe storture! Anche lo stanziamento e la proposta 

Nel complesso, il valore è di 116 milioni di euro, declinato in erogazioni dai 500 ai 2500 euro, che andrà a beneficio di 60 mila realtà del territorio: 88 milioni di euro per 37 mila imprese del commercio e dell’artigianato (bar, gelaterie, pasticcerie, catering, ristoranti e agriturismi, ristorazione da asporto e ristorazione non in sede fissa, centri estetici, saloni di barbieri e parrucchieri, centri benessere, sale da ballo, discoteche, taxi e servizi di noleggio con conducente); 13 milioni di euro per 10 mila attività del commercio ambulante (7 mila non alimentari e 3 mila alimentari); 15 milioni di euro per altre 11 mila attività (cartolerie, librerie, negozi d’abbigliamento, tessuti, calzature, pelletteria e accessori, agenzie di viaggio, tour operator, cinema piemontesi, organizzatori di eventi, scuole guida, studi di tatuaggio e piercing, negozi di ottica e di fotografia, scuole di lingue, circoli ricreativi e operatori di altre forme di divertimento).

Immediata e semplice la procedura per accedere al bonus. Già da domani Finpiemonte inizierà a predisporre l’invio di una comunicazione via Pec a tutti gli interessati, che entro la prossima settimana riceveranno le istruzioni per ricevere il Bonus. Una volta risposto alla Pec il contributo verrà accreditato nell’arco di qualche giorno.

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