CITTA' FUTURA

20 milioni per il Rilancio di Mirafiori

Nel decreto del Governo un finanziamento per la riconversione dell'area industriale di Torino. Nasce il Centro ricerche nazionale per l'automotive. Buone notizie anche sul fronte bilancio: il Comune potrà sospendere il pagamento della quota capitale dei mutui per il 2020

Una manina in zona Cesarini ha fatto materializzare, quasi per magia, 20 milioni di euro per la “Creazione di un polo di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore automotive nell’area di crisi industriale complessa di Torino”. Così recita il titolo dell’articolo 49 del decreto Rilancio. Arriva finalmente una prima tranche di quei 100 milioni promessi dal premier Giuseppe Conte per la conversione dell’area di Mirafiori e la nascita di un polo d’innovazione laddove nel secolo ferrigno sorgeva la più grande fabbrica d’Europa. Risorse che “attendevamo con ansia” ammette Dario Gallina, presidente uscente dell’Unione industriale, da poco eletto a capo della Camera di Commercio di Torino. “Un ulteriore tassello – prosegue – per la realizzazione di un polo d’eccellenza sulla filiera dell’automotive”.

Fino a ieri di questo finanziamento per il capoluogo piemontese non v’era traccia e non è difficile immaginare sia il frutto di un blitz orchestrato dalla sindaca Chiara Appendino, con l'ausilio del viceministro dell’Economia Laura Castelli. Sia come sia, la missione è compiuta: il decreto infatti ha appena ottenuto la bollinatura della Ragioneria dello Stato ed è pronto per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.  

È passato più di un anno da quando l’allora ministro per lo Sviluppo Luigi Di Maio firmò il decreto in cui il capoluogo piemontese veniva riconosciuto area di crisi complessa, ma dei 100 milioni promessi finora non s’era visto neanche un cent. Ora arriva una prima trance “nell’ambito del programma green new deal del Piano Transizione 4.0, al fine di favorire i processi di transizione ecologica nei settori della mobilità sostenibile pubblica e privata e la competitività dell’industria dell’automotive” si legge nel provvedimento. Soldi con cui il progetto di riconversione di Mirafiori può finalmente partire.

Leggi il testo del Decreto Rilancio

Queste risorse saranno utilizzate per la realizzazione di un Centro ricerche nazionale per l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilità e dell’automotive. Nel progetto complessivo di riconversione di Mirafiori sono coinvolti Regione Piemonte – che ha già stanziato 30 milioni – Comune di Torino e Città Metropolitana, l’Università e il Politecnico. Partita nella quale aveva tentato di fornire il proprio contributo anche l’ex presidente della Camera di Commercio Vincenzo Ilotte, che aveva stanziato per il Manufacturing Center 4,5 milioni diventati poi l’oggetto di una contesa con alcune organizzazioni datoriali che si erano opposte. Tutto rinviato, ma ora Gallina assicura: “Faremo la nostra parte”.

Le buone notizie per Torino arrivano anche sul fronte dei conti pubblici. L'articolo 113, infatti, consente ai Comuni di rinegoziare i mutui contratti con le banche anche attraverso la sospensione della quota capitale per l'anno 2020. Una boccata d'ossigeno che secondo una stima approssimativa, che dovrà essere verificata dagli uffici, potrebbe comportare risparmi tra i 30 e i 40 milioni. Un altro passo in attesa di nuovi aiuti dal Governo, dopo i 3,5 miliardi già stanziati, che porteranno nelle casse di Palazzo Civico circa 50 milioni. Il tutto a fronte di un disavanzo stimato tra i 200 e i 250 milioni di euro.

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