VERSO IL 2021

Civici divisi su Verri sindaco

L'area "creativa" punta sull'ex direttore del Salone del Libro, tornato a Torino dopo aver guidato la macchina di Matera Capitale della cultura. Suo principale sponsor l'ex coach della nazionale di volley Berruto. La rete "politica" di De Giuli e Giaccone

Quando Mauro Berruto ha iniziato a far circolare la voce di un civico alle primarie del centrosinistra, più d’uno ha iniziato a drizzare le antenne. Chi avrà in mente l’ex coach della nazionale di volley? Almeno ufficialmente della questione non si è ancora parlato, rimandando il problema col sempiterno mantra del “programma prima degli uomini”. E così qualche riunione aiuta ad allungare il brodo e a rimandare la questione per evitare dissidi. Sì perché in quel magmatico e indistinto mondo dei cosiddetti “civici” di Torino ci sono esperienze e personalità profondamente differenti tra loro, visioni e temperamenti talvolta incompatibili, ambizioni personali e qualche rancore che inizia ad affiorare.  

Con un tratto più pragmatico, Federico De Giuli assieme allo stretto giro di Laboratorio Civico, tesse la sua tela: dopo l’incontro di Assemblea 31, con la presenza a sorpresa di imbucati eccellenti, Guido Montanari – ex vicesindaco di Chiara Appendino – e Federica Patti, già assessora grillina all’Istruzione, l’erede della famiglia di costruttori ha stretto ancora di più il rapporto con la componente più “politica” del mondo civico: Mario Giaccone e Francesco Tresso, rispettivamente capigruppo a Palazzo Lascaris e in Sala Rossa della loro lista civica, o lo stesso Valentino Castellani sono i suoi interlocutori naturali, così come Pino De Michele, uno che visse in prima persona l’esperienza di Alleanza per Torino e fu segretario della Margherita subalpina. Un mondo attorno al quale ruotano anche tanti cespugli politici, da Azione a Italia Viva, passando per Più Europa, Radicali, Demos e varie altre sigle che tenere il conto è sempre più difficile.  

Un percorso parallelo è quello intrapreso dalla parte più rock di questo variegato arcipelago e non solo per la presenza del musicista Max Casacci ma anche per presenze come quella di Berruto, della madamin Adele Olivero, qualche sardina in cerca d’autore e soprattutto di Paolo Verri. Direttore del Salone del Libro per un lustro negli anni Novanta, una consulenza a Palazzo Civico sotto l’ala dell’allora assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri, la direzione del Comitato organizzatore del 150° dell’Unità d’Italia e infine la consacrazione definitiva con Matera Capitale della Cultura sono solo alcune tappe della scintillante carriera di Verri che ora potrebbe essere il cavallo su cui puntano i “creativi” di Capitale Torino. L’associazione che racchiude questo fermento e che in modo sempre meno velato rinfaccia ai compagni di Laboratorio Civico una certa subalternità al Pd e ai suoi cerimoniali.

Che sia proprio Verri il frontman di questo gruppo? A lui si riferisce Berruto? Il suo nome d’altronde circola da tempo e sempre con più insistenza in vista delle amministrative del 2021. C’è chi assicura che avrebbero già pronto anche il logo per una lista che potrebbe chiamarsi proprio Capitale Torino. Tema quest’ultimo che avrebbe indispettito Giaccone, il quale, dopo sette anni di lavoro certosino può contare su un brand che inizia a essere riconosciuto: la sua lista Monviso esordì in Regione nel 2014 al fianco di Sergio Chiamparino, poi qualche amministratore eletto qua e là nella cintura di Torino e infine la scommessa di piazzare un rappresentante anche in Sala Rossa. Vinta grazie all’elezione di Tresso, assieme a consiglieri più o meno in tutte le circoscrizioni. “Arriverà il momento in cui fare la lista vorrà dire anche trovare i nomi da metterci dentro, le firme da raccogliere” spiega sornione Giaccone. Di certo lui non rinuncerà alla sua creatura.

Il clima a tratti si fa un po’ teso e per questo c’è chi è pronto a scommettere che da questo guazzabuglio il primo a sfilarsi potrebbe essere proprio Castellani, cui è stato proposto un ruolo da garante del centrosinistra nell’eterna rievocazione di Alleanza per Torino.

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