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"Cairo vattene", ma per ora resta

Ennesima contestazione del presidente granata, questa volta alla presentazione del nuovo allenatore Giampaolo. "Non terrò il Torino a vita, prima o poi lo lascerò", è la replica, "ma trovatemi uno che può perdere 20-30 milioni all'anno"

Nel giorno della presentazione alla stampa del nuovo allenatore Marco Giampaolo, allo stadio Olimpico Grande Torino, la tifoseria granata torna a contestare il presidente Urbano Cairo. Su un muretto accanto all’edificio alcuni tifosi hanno affisso uno striscione con la scritta “Cairo vattene”. Una cinquantina in tutto, alla fine, hanno dato vita alla protesta, tutta rivolta – come anticipato nei giorni scorsi – contro il patron. “Non contestiamo il Toro, ma una società senza decoro”, “Aspettiamo un vero presidente”: questi gli slogan che si leggevano nei pressi della curva Primavera. A pochi metri da dove era in corso l’appuntamento con i media.

“Non terrò il Torino a vita, prima o poi lo lascerò, ma non di certo a chi dice ai giornali che mi deve stanare. Io al venditore faccio la corte, non lo stano... Quando cederò la società la darò nel modo giusto, a chi ha maggiore capacità economica di me, e magari anche di gestione, perché non mi considero il più bravo di tutti”. Così Cairo ha replicato alle contestazioni. “Qualche merito nella rinascita del Torino mi sembra di averlo, quando sono arrivato, 15 anni fa, c’erano solo macerie”. “Ho ripensato al mio percorso di 15 anni – ha aggiunto – e quali sono le stagioni in cui sono rimasto veramente deluso? Sicuramente il 2009 con la retrocessione, poi il 2010, quando non disputammo nemmeno i playoff, poi l’ultima stagione perché avevamo altre aspettative. Ci sono tre stagioni negative su 15, poi tante altre belle cose. Per questi 15 anni mi do un 7 in pagella, per me non è un bel voto, ma al Torino ho dato tantissimo, sacrificando la famiglia e tutto il resto”. Come al solito, è questione di soldi. “Chi c’è che può perdere 20-30 milioni all’anno, tanto più adesso che le entrate sono in calo per il Covid? – ha proseguito il presidente granata – Io non lo vedo, ma se me lo presentate, vado da lui e comincio la trattativa per vendere il Torino”.

Come noto, nei giorni scorsi si sarebbe manifestata l’intenzione di rilevare il club granata da parte di una cordata, battezzatasi “Taurinorum”. Giuseppe Pipicella e Simone Servetti, gli advisor incaricati dal misterioso gruppo di imprenditori a portare avanti i negoziati, in una conferenza stampa tenutasi qualche ora prima del calcio d’inizio di Torino-Roma, presso la Console and Partners, avevano annunciato l’invio di una richiesta d’incontro per avviare la trattativa. 

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