AMMINISTRATIVE

Moncalieri, il Tar non salva Zacà

Respinto il ricorso dell'ex forzista passato nella Lega per la riammissione in lista. Il suo nome cancellato poche ore prima della presentazione e dopo aver raccolto le firme. Ma la battaglia legale prosegue al Consiglio di Stato

A Moncalieri la Lega tira un sospiro di sollievo. Il Tar, infatti, ha bocciato il ricorso di Stefano Zacà, ex capogruppo di Forza Italia, approdato ai lidi salviniani, candidato nel primo partito del centrodestra alle amministrative del 20 e 21 settembre, salvo vedere il suo nome depennato all’ultimo minuto quando erano già state raccolte le firme. Cosa è successo? La storia è nota: il coordinatore regionale azzurro Paolo Zangrillo, fratello del medico personale di Silvio Berlusconi, aveva fatto una telefonata di fuoco ad Alessandro Benvenuto, collega alla Camera e segretario subalpino della Lega, affermando che la candidatura di Zacà era un colpo basso, una mossa scorretta. Insomma, tra alleati non si fa.

In un primo tempo Benvenuto fa orecchie da mercante, poi viene imposta la retromarcia, quando ormai però le operazioni di raccolta delle firme sono già in stato avanzato. Così in zona Cesarini ecco che sul nome di Zacà viene tirata una bella linea e lui finisce fuori dalla competizione elettorale. Di qui il ricorso al Tribunale amministrativo contro la Lega che sostiene, assieme a tutto il centrodestra, Pier Bellagamba, principale competitor del sindaco uscente Paolo Montagna, del Pd. Resta da capire come sia possibile che un partito, dopo aver raccolto le firme su una lista di candidati, possa cancellarne uno dalla sera alla mattina, visto che quei documenti erano anche stati autenticati. Ora, assicura Zacà, assistito dall’avvocato Mauro Mìlan, si andrà al Consiglio di Stato per chiedere la riammissione nella competizione elettorale. 

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