C'È CHI DICE NO

"Un caffè di traverso ai cittadini"

È quello che secondo i Radicali si sorbiranno gli italiani in caso di vittoria del Sì al referendum. Mobilitazione a Torino: tra i testimonial anche l’ex sindaco Castellani e il "comunista storico" Ardito

I Radicali si mobilitano per il No al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari del 20 e 21 settembre sul taglio dei parlamentari: al via una serie di iniziative a partire da una maratona oratoria domani nel luogo simbolico di Piazza Carignano a Torino, dove si affaccia il palazzo che fu sede del primo Parlamento italiano. Domenica è invece in programma la manifestazione “Un caffè per il No” ai Giardini Alimonda, dove il caffè, che sarà effettivamente offerto ai presenti, allude al risparmio annuale di circa un euro per cittadino che il taglio dei parlamentari comporterebbe.

Per il No è sceso in campo anche l’ex sindaco di Torino Valentino Castellani. “La mancanza di spessore politico che la proposta di taglio implica – ha detto in conferenza stampa in una bocciofila con lo stato maggiore dei Radicali italiani e tra gli altri la madamin Sì Tav Giovanna Giordano – affonda le sue radici nella banalità dell’antipolitica. La riforma proposta dal M5s è una bomba in grado di devastare le fondamenta della politica. Taglio dei costi ed efficienza decisionale sventolati dai sostenitori del Sì sono fake news, e spaventa la leggerezza da spiaggia con cui si vuole mettere mano alla Costituzione”.

“La democrazia – ha affermato il presidente nazionale di Radicali italiani, Igor Boni – è un valore non un costo. Far credere il contrario pone le basi per un percorso molto pericoloso che mira a sostituire la democrazia parlamentare con qualcosa di plebiscitario, che non ha portato mai bene nel corso della storia”. “Il No – ha aggiunto Silvio Viale, che con Patrizia De Grazia coordina l’Aglietta – è un voto contro il populismo per spegnere la miccia prima che la bomba esploda e scardini la democrazia. Credo che la rimonta del No possa esserci e possa dare un segnale forte". In conferenza stampa a sostenere le ragioni del No, fra gli altri anche il costituzionalista torinese Fabrizio Cassella, il coordinatore di Più Europa Torino Marco Cavaletto, e il “comunista storico”, come lui stesso si è definito al microfono, Giorgio Ardito.

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