POLITICA & SANITA'

Riaprono le scuole, "ma in Piemonte si fanno ancora pochi tamponi"

La richiesta del Pd all'assessore in commissione Sanità. Per i test su personale e studenti prevale la linea di Icardi su quella di Marnati: rafforzare gli hot spot sul territorio. Scorte di mascherine per sei mesi

Sulla scuola il Piemonte va avanti in ordine sparso. L’assessore Matteo Marnati nei giorni scorsi ha ipotizzato squadre di giovani medici impegnati sul territorio per effettuare tamponi agli studenti, ma il suo collega alla Sanità Luigi Icardi non sembra essere della stessa opinione, annota Domenico Rossi (Pd) vicepresidente della IV Commissione, dove oggi è stato audito l’inquilino di corso Regina. Una diversità, quella tra i due componenti della giunta Cirio, che è solo uno dei problemi da risolvere.

“Rilevo che il Piemonte è ancora significativamente indietro sui tamponi, pur mantenendo il tasso di positivi più alto tra le regioni confrontabili. Vuol dire che ne stiamo facendo ancora pochi”, avverte un altro consigliere del Pd, Daniele Valle, coordinatore del gruppo di lavoro per l’indagine sulla gestione dell’emergenza che si sarebbe dovuto riunire oggi, ma non lo ha fatto per il prolungarsi della seduta della Commissione. In quella sede Icardi ha presentato il quadro della Fase 2 con le misure assunte dalla Regione per la tenuta sotto controllo della pandemia, nonché gli ultimi dati aggiornati relativi ai contagi, i ricoveri e i casi di positività.

QUI LE SLIDE PRESENTATE DALL'ASSESSORE ICARDI

L’assessore ha spiegato che, ovviamente e a maggior ragione, nel prossimo autunno così come in inverno resteranno in campo tutte le misure adottate in questi mesi, a partire dall’accordo Air-Covid che permette ai medici di medicina generale di svolgere un ruolo di sentinella chiedendo direttamente i tamponi e di isolare i contatti a rischio, il sistema di tracciamento, quello di allarme epidemiologico in capo al Seremi, cui va aggiunto, “il potenziamento dei laboratori per i tamponi con una scorta di sei mesi di reagenti e di sistemi di protezione individuale per il personale sanitario”. E a proposito di personale, la Lega con il consigliere Mauro Fava ha chiesto a Icardi che vengano inseriti tra i soggetti a rischio contagio anche tutti i conducenti e il personale viaggiante dei mezzi pubblici.

Scorte per sei mesi assicurate anche per quanto riguarda mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, ha confermato l’assessore, spiegando che la Regione ha approntato una sua dotazione e tutte le Asl sono state invitate in questi mesi ad approvigionarsi, “anche se su alcuni Dpi, come i camici ci sono alcune difficoltà”. A pochi giorni dall’apertura delle scuole e con gli istituti sùperiori già in attività per i corsi di recupero, se non il problema principale e non ancora del tutto risolto riguarda, tuttavia, la chiarezza e la certezza delle informazioni. “Occorre dare indicazioni chiare al più presto – ribadisce il dem Rossi – consapevoli che la sfida dei prossimi mesi possiamo vincerla solamente mettendo in campo la massima collaborazione tra istituzioni, medici, mondo della scuola e famiglie”.

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