ECCELLENZE

Brevetti, UniTo batte il Poli

L'ateneo di via Po primo nella classifica nazionale del Mise, i cugini di corso Duca si piazzano al 12° posto. Il rettore Geuna: "Un ulteriore tassello che rafforza la sinergia tra Università e mondo produttivo"

L’Università di Torino è prima nella graduatoria nazionale per il finanziamento di programmi di valorizzazione dei brevetti di Università, Enti pubblici di ricerca (Epr) e Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), previsti dal bando Proof of Concept (PoC) del Ministero dello Sviluppo Economico. Un riconoscimento prestigioso per l’ateneo di via Po che si toglie la soddisfazione di lasciare indietro i blasonati cugini del Politecnico, ben distanziati in 12ªposizione.  

Il bando ha l’obiettivo di sostenere un percorso di innalzamento del livello di maturità tecnologica delle invenzioni brevettate da soggetti appartenenti al mondo della ricerca, affinché possano diventare oggetto di azioni di sviluppo anche, e soprattutto, da parte del sistema imprenditoriale. Il 2 ottobre verrà quindi aperto un bando all’interno dell’Università che prevede un cofinanziamento di 320mila euro da dedicare a progetti di Proof of Concept per la valorizzazione dei brevetti di cui UniTo è titolare, al fine di innalzarne il livello di maturità tecnologica. La gara selezionerà circa otto progetti della durata massima di un anno, da cofinanziare al 50 per cento in kind, attraverso la fornitura di attrezzature e materiali di consumo, o in cash, denaro contante.

Dal 2000 ad oggi i brevetti o domande di brevetto a titolarità o contitolarità di UniTo sono stati oltre trecento, che hanno prodotto più di 160 invenzioni protette con diritti di privativa industriale ideate all’interno dell’Università di Torino. 

I brevetti depositati in Ateneo rappresentano per lo più tecnologie inerenti alle scienze mediche, biologiche, biotecnologiche, chimiche, fisiche, geologiche, agrarie e veterinarie. Negli ultimi cinque anni l’area medica e biologica è la più rappresentata. Secondo i dati dell’Ufficio italiano brevetti e marchi del Mise, UniTo è il secondo ateneo italiano, dopo La Sapienza di Roma per numero di domande per invenzioni biotecnologiche depositate nel periodo 2008-2018. “Il risultato conferma l’impegno del nostro ateneo nella valorizzazione dei risultati della ricerca e dimostra il dinamismo della nostra comunità scientifica che svolge un ruolo sempre più centrale nel trasferimento dell’innovazione al mondo produttivo” dichiara il rettore Stefano Geuna. “Un ulteriore tassello – conclude – che rafforza la stretta sinergia tra Università di Torino e mondo produttivo”.

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