CORONAVIRUS & POLITICA

Consigliere comunale in quarantena,
da quattro giorni aspetta il tampone

Il caso del grillino Marco Chessa: lunedì sera i primi sintomi con febbre a 38 e dolori articolari. Nonostante la segnalazione del medico di famiglia non è ancora arrivata la chiamata dell'Asl. "Vorrei sapere se sono positivo". In allerta la Sala rossa

È in isolamento fiduciario da quattro giorni e ancora attende una chiamata dell’Asl il consigliere comunale del Movimento 5 stelle Marco Chessa. Lunedì sera un repentino innalzamento della febbre, assieme a dolori articolari hanno fatto scattare l’allarme e la segnalazione di rito del medico di famiglia che ha richiesto il tampone per escludere un’infezione da Coronavirus. Ma finora la chiamata dell’Asl di Torino non è ancora arrivata e lui è costretto precauzionalmente a casa. “Mi piacerebbe sapere se si tratta di Covid perché nei giorni precedenti a lunedì sono stato in contatto con familiari e colleghi di lavoro che in caso di positività devono essere sottoposti a loro volta a tampone” dice allo Spiffero.

I sintomi intanto sono momentaneamente passati, la temperatura è tornata sotto i 37 gradi ma questo non esclude un contagio e soprattutto la trasmissione ad altre persone. Un caso che, al di là dei risvolti sanitari, sembra mettere in luce i ritardi della macchina regionale nel testare i potenziali casi di positività con tutte le ripercussioni del caso: “Non posso andare a lavorare né uscire di casa per qualunque esigenza finché non sarò sottoposto a tampone” prosegue seccato l’esponente grillino. Il rischio è che nelle prossime ore dovrà fermarsi anche il Consiglio comunale e, in caso di positività di Chessa, tutti i colleghi della Sala Rossa dovranno sottoporsi a tampone e intanto essere posti in quarantena.

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