VERSO IL 2021

"Il candidato non lo sceglie Di Maio",
Lo Russo alla sfida delle primarie

Il capogruppo Pd respinge l'idea del tavolo romano riproposta dal leader M5s. "Capisco che i grillini facciano di tutto per sopravvivere e assicurarsi qualche strapuntino, ma a Torino decidiamo con la consultazione della coalizione". E intanto scalda i motori

“Se qualcuno, legittimamente per la carità, pensa che lo schema sia quello di Di Maio e che cioè il candidato lo debbano scegliere di fatto i grillini a Roma e calarlo a Torino oppure che il nostro candidato lo debba, di fatto, scegliere Appendino lo dica chiaro e tondo e alla luce del sole, magari argomentandone le ragioni e avendo coraggio delle proprie idee”. Parla a nuora (M5s) perché suocera (Pd) intenda, il capogruppo dem in Sala Rossa, Stefano Lo Russo, commentando la proposta ribadita ancora ieri di Luigi Di Maio di istituire un tavolo romano tra gli alleati di governo per decidere i candidati sindaci per le prossime amministrative del 2021. “Riconosco a Di Maio l’intelligenza tattica di aver intrapreso l’unico percorso per loro possibile – attacca Lo Russo –. Il ceto politico del M5s rischia di essere spazzato via a furor di popolo anche dai Comuni dopo esserlo stato dalle Regioni e quindi fa bene il loro leader a cercare una strada di sopravvivenza per garantire sui territori qualche strapuntino di potere ed evitare che il vaffa, bello forte, stavolta lo dicano a loro”.

Davvero Torino può digerire un nome calato dalla Capitale in nome della stabilità di governo, come sembrano non escludere neppure esponenti di rilievo del Pd? Un candidato frutto di una spartingaia che magari ottenga il via libera da accordi di sottobanco o da patti di desistenza che evolvano in sostegni più o meno espliciti al secondo turno? La risposta di Lo Russo è ovviamente no e comunque non esistono scorciatoie: “Lo strumento per misurare davvero la forza di questo schema non possono che essere le primarie del centrosinistra che è la modalità correttamente scelta dalla coalizione qui a Torino. È lì, dando la parola ai torinesi e non ai caminetti romani, che si può veramente individuare la candidatura migliore con cui andare a elezioni nel 2021”. Lo Russo che, a quanto riferiscono i rumors delle ultime ore è in procinto di annunciare la sua discesa in campo attraverso la presentazione di una piattaforma programmatica, ricorda che “l’avversario è il centrodestra ed è su un progetto di Città credibile e capace di essere maggioranza tra gli elettori più che tra le sigle di partito che dovremmo concentrare gli sforzi”.

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