EMERGENZA SANITARIA

"Tamponi senza passare dal Sisp",
ma i medici non sanno come fare

La raccomdandazione del Dirmei nel vademecum realizzato dal presidente dell'Ordine Giustetto e dall'epidemiologo Vineis. Mancano però le indicazioni tecniche per i camici bianchi che operano sul territorio. E la confusione continua

Nel marasma di informazioni, richieste e procedure sui tamponi, ma anche sulle regole da tenere per evitare il contagio e, non da ultimo, gli eventuali sintomi sospetti, l’appena rieletto presidente dell’Ordine dei medici di Torino, Guido Giustetto insieme all’epidemiologo Paolo Vineis professore all’Imperial College di Londra e tra i consulenti della Regione, ha predisposto un breve vademecum per i colleghi che operano sul territorio. Con la premessa che “occorre sottolineare con i propri assistiti quanto sia cruciale che vengano rispettate rigorosamente tutte le norme di distanziamento, ribadendo ai pazienti più giovani, verosimilmente oggi il gruppo più critico nel guidare l’epidemia,  l’invito ad astenersi da comportamenti a rischio e ai pazienti più anziani a mantenere le precauzioni al massimo livello”, le indicazioni fornite ai medici di medicina generale vertono in particolare sulle modalità di richiesta dei temponi e dei test rapidi da oggi disponibili, anche se non presso i medici di famiglia in attesa di una accordo con la Regione.

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“Per la diagnostica dei casi con sintomi è irrinunciabile il tampone molecolare, per gli altri casi è sufficiente il test antigenico”, ricordano Giustetto e Vineis. Nel dettaglio, “tamponi e test vanno richiesti solo in pazienti sintomatici sospetti per Covid-19 e nei contatti stretti di un caso positivo, il tampone molecolare è necessario per i pazienti chiaramente sintomatici, mentre il il test rapido antigenico va effettuato per i pazienti con sintomatologia non chiaramente Covid e per i contatti di pazienti Covid.

Una novità contenuta nel vademecum riguarda le richieste da parte dei medici di famiglia: “Secondo la raccomandazione della task force Regionale e del Dirmei, - si legge - l’esecuzione del tampone molecolare o del test rapido può essere richiesta direttamente dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta sulla piattaforma regionale, senza che sia più necessaria la validazione del Sisp”.

Raccomandazione certamente ben accolta dai camici bianchi che chiedevano da tempo di superare il collo di bottiglia dei Servizi di igiene pubblica e sanità. Resta da capire se la procedura è già stata comunicata a tutti i medici che fino all’altro giorno, come sottolineato dal segretario regionale della Fimmg, Roberto Venesia, aspettavano indicazioni tecniche su questo punto. Ovviamente su tutto il territorio regionale. E questo ad oggi non risulta. Di questo (e altro) parlerà domani il presidente dell'Ordine Giustetto in un colloquio programmato con il governatore Alberto Cirio.

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