Radicali e Fratelli filorussi

Dicono che… l’archiviazione delle querele per diffamazione, intentate nei loro confronti da tre attivisti dell’estrema destra, abbia ringalluzzito i Radicali nella campagna di denuncia delle contiguità di alcuni politici piemontesi con le trame nazionaliste della Russia. In particolare, Igor Boni Giulio Manfredi e Carmelo Palma tornano ad alzare il tiro su Fabrizio Comba, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, che dal 2004 riveste la carica di console onorario della Bielorussia a Torino, e sull’assessore regionale Maurizio Marrone (con deleghe agli Affari legali e alla Cooperazione internazionale). Al primo chiedono di prendere le distanze dal regime dittatoriale di Lukashenko, dimettendosi dall’incarico; dal secondo vogliono sapere se dopo essere entrato nella giunta Cirio abbia mantenuto la carica di presidente del sedicente “Centro di rappresentanza in Italia della Repubblica Popolare di Donetsk”, istituito a Torino il 14 dicembre 2016, e continui ad avere rapporti con i separatisti filorussi del Donbass.

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