DIRITTI & ROVESCI

Ru486, altolà della Lega a Marrone

Scontro nel centrodestra sulla pillola abortiva. Dopo la manifestazione di sabato, liquidata dall'assessore di Fratelli d'Italia come frutto di "retorica e ignoranza", il partito di Salvini assicura: "Nessuna limitazione al diritto di scelta delle donne"

“La Lega, prima forza politica in Regione, non vuole in alcun modo limitare a priori l’utilizzo della Ru486. Stiamo lavorando con professionisti del settore per mettere a punto un progetto che tuteli le donne e il loro diritto di scegliere”. Così il capogruppo della Lega in Piemonte, Alberto Preioni, con la consigliera Sara Zambaia, dopo la manifestazione di sabato scorso a Torino promossa da alcune organizzazioni femministe per contestare l’orientamento espresso dalla Regione Piemonte di vietare la somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori. Una posizione, quella espressa oggi dalla Lega, che segna una netta presa di distanza dall’alleato di maggioranza, l’assessore Maurizio Marrone, determinato a contrastare le linee guida del ministero della Salute. Lo stesso esponente di Fratelli d’Italia aveva liquidato la protesta come frutto di “retorica, ideologia e ignoranza”.

“Da donna, prima che da politico – afferma Zambaia – posso garantire che qualsiasi scelta definitiva su un tema così delicato sarà frutto di precise valutazioni e verrà in ogni caso fatta nell’ottica di difendere un interesse fondamentale per le donne”. “Ci sentiamo in dovere – aggiungono Preioni e Zambaia – di rassicurare tutte le piemontesi: il principio di base a cui continueremo ad attenerci scrupolosamente resterà sempre il diritto delle donne di poter scegliere. Da tempo collaboriamo con professionisti del settore per l’elaborazione di un progetto ad hoc sulla pillola abortiva, che tuteli la libertà delle donne”. Del resto era stato lo stesso Matteo Salvini a dettare la linea: “Non ho seguito la vicenda – aveva dichiarato nel giorno in cui Marrone si era espresso per interpretare in senso restrittivo la norma – ma lasciamo che siano le donne a scegliere della loro vita e del loro futuro”.