OPERE & OMISSIONI

L'Unione (industriale) fa la Tav

Telt aderisce all'associazione confindustriale di Torino e a quella omologa francese. Si rafforza l'asse mentre Appendino dà bordone ai grillini. Virano: "Dall'opera opportunità per gli operatori economici dei due territori". Già scavati 10 km di tunnel e 162 di gallerie

Telt entra ufficialmente nell’Unione industriale di Torino e nell’omologa Medef Savoie. La società che gestisce gli appalti della Tav Torino-Lione e sovrintende i lavori del tunnel di base tra Italia e Francia ha annunciato questa decisione, scaturita dall’obiettivo “di promuovere i valori dell’imprenditorialità e dell’interesse binazionale” e per sottolineare il ruolo del collegamento ferroviario sul Corridoio Mediterraneo, insieme al valore delle relazioni tra i due Paesi e del lavoro che Telt sta conducendo con governi, imprese e comunità.

“Il promotore pubblico del tunnel di base – dichiara il presidente di Telt, Hubert du Mesnil – è incaricato della realizzazione di quest’opera molto importante per lo sviluppo di una rete ferroviaria europea ad alte prestazioni. Guardiamo al futuro e al rafforzamento dei legami tra due Paesi, grazie a un'opera che avrà un impatto sociale, culturale ed economico”. “L’adesione alle due associazioni – aggiunge il dg Mario Virano – è  un’opportunità. Auspichiamo di avere nell’Unione Industriale e in Medef Savoie partner solidi per la diffusione delle opportunità della Torino-Lione tra gli operatori economici dei due territori, un connettore importante per le aziende che potranno operare nei cantieri e nell’indotto della realizzazione dell'infrastruttura che si colloca a pieno titolo nel Green Deal europeo”.

Una iniziativa anche politica che si contrappone al continuo strepitio del Consiglio comunale di Torino e di una sindaca, Chiara Appendino, che ancora si professa No Tav mentre il suo partito, quello dal quale si è autosospesa, non ha fatto nulla per interrompere i lavori. Due gli atti in cui la Sala Rossa ha ribadito ancora lunedì la propria contrarietà all’opera, con tanto di voto favorevole della prima cittadina, sempre più ostaggio dei suoi su temi che connotano anni di battaglie del M5s di Torino.  

“Il fatto che Telt sia nostra associata – commenta il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Giorgio Marsiaj – accresce la sua integrazione nel territorio e permette al nostro sistema di parlare alle Istituzioni con una voce ancora più forte nel sostenere la necessità di completare rapidamente la tratta Torino-Lione. Siamo sempre stati convinti sostenitori dell’opera e l’abbiamo dimostrato scendendo in piazza due volte per manifestare a favore di una infrastruttura che consideriamo strategica”.

Per la tratta transfrontaliera della Torino-Lione sono stati scavati già 10 chilometri del tunnel dove passeranno i treni e il 18,5 per cento dei 162 chilometri di gallerie complessivamente previste per l’opera. Sono attivi 6 cantieri: Saint-Martin-La-Porte, dove sono stati completati i primi 9 chilometri del tunnel di base con scavo meccanizzato (lo smontaggio della fresa Federica è appena terminato nel cantiere di La Praz) e si avanza con metodo tradizionale; Saint-Jean-de-Maurienne, in cui si lavora all’hub intermodale, Saint-Julien-de-Montdenis dove si stanno costruendo la galleria artificiale di entrata al tunnel di base lato Francia e le dighe sul fiume Arc; Avrieux dove si sta allestendo il cantiere per lo scavo dei pozzi di ventilazione del tunnel di base; Chiomonte, dove si è insediato il raggruppamento che lavorerà alle nicchie di interscambio, prime opere connesse alla realizzazione del tunnel dove passeranno i treni, lato Italia.

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