BANCHI DI NEBBIA

Dad senza mezzi, scuola insicura

Gli studenti tornano in piazza. Le richieste: "Classi da 15 allievi, assunzione di insegnanti, aumento degli spazi scolastici, numero maggiore di mezzi pubblici e un efficace tracciamento dei contagi

Circa duecento studenti hanno manifestato questa mattina per le strade di Torino, con partenza da piazza Solferino, per chiedere il rientro in classe. Con i giovani hanno sfilato anche Cobas, Giovani Comunisti, Collettivo Studentesco autonomi che si dicono “contro il governo che non ha tutelato gli studenti e i lavoratori durante l’emergenza”. “In dad senza mezzi, a Scuola senza sicurezza. In piazza a riprenderci il futuro” è stata la scritta comparsa in un lungo striscione alla testa della marcia.

Il corteo si è mosso verso la sede del Miur di corso Vittorio Emanuele, dove i manifestanti hanno appiccicato un manifesto con le foto del premier Conte e della ministra Azzolina su cui è stato disegnato il simbolo della pandemia. “Anche in Piemonte le scuole superiori hanno riaperto ma in condizioni drammatiche per la sicurezza di studenti e lavoratori, con le classi pollaio, i trasporti sovraffollati e con l’assenza di un adeguato tracciamento dei contagi”, hanno affermato.

“La dad non è la soluzione all’emergenza sanitaria – spiega Daniele Mongini, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti –. Servono classi da 15 studenti, assumere insegnanti a tempo indeterminato, aumentare gli spazi scolastici, garantire un numero maggiore di mezzi pubblici e un efficace tracciamento dei contagi con accesso diretto e gratuito ai tamponi per studenti e lavoratori della scuola. Non ci sono altre soluzioni”.

E la protesta assume connotati nuovi, imposti dal contesto. In tempi di pandemia anche l’autogestione diventa completamente virtuale. L’idea, prima in Italia, è dei rappresentanti di istituto del liceo classico e linguistico Gioberti di Torino. Lo stesso liceo da cui è nata la protesta di Maia, la ragazza diventata simbolo dei movimenti studenteschi anti-Dad di molte città italiane. È così che Pietro Villa, Bianca Zancan, Alessandro Del Giglio e Alessandro Finetto, tutti tra i 17 e i 18 anni, hanno organizzato, con le sole loro forze, un evento con ospiti illustri, quali l’economista Carlo Cottarelli, Gian Carlo Caselli, il giornalista Domenico Quirico, lo scrittore Fabrizio Geda, il virologo Giovanni Di Perri, mentre sono in fase di programmazione le altre due giornate di assemblee studentesche che si svolgeranno nei prossimi mesi. “Noi siamo d’accordo che la Dad non dovrebbe essere la normalità – spiega all’Agi Pietro Villa – ma questa modalità, in questo caso, ci ha permesso di fare intervenire alla nostra assemblea personaggi che in presenza sarebbe stato molto più complicato avere con noi. La didattica a distanza ha molti difetti, ma in questa occasione è stata una opportunità”. “Abbiamo contattato via mail i personaggi che avremmo voluto ascoltare in queste giornate di assemblee – aggiunge – molti ci hanno risposto e hanno accettato con umiltà di parlare con noi, di rispondere alle domande di un pubblico di minorenni, a cui di solito non sono abituati a rivolgersi. Hanno accettato le nostre domande e si sono confrontati con noi. È stata un’esperienza molto importante”. Il primo appuntamento è stato un successo: sono stati oltre mille gli studenti che hanno seguito gli interventi degli ospiti. “La partecipazione è stata dell’80% degli studenti dell’Istituto – ha detto Villa – 1100 studenti su 1370. A fine marzo avremo un’altra giornata di assemblea, inizieremo a breve a contattare gli ospiti. L’organizzazione è complessa, ma siamo fiduciosi che questo modo diverso di fare didattica a distanza possa essere di nuovo apprezzato da tutti noi studenti ed essere un'esperienza interessante e formativa”.

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