IL NUOVO GOVERNO

Una montagna sul governo Draghi

"La mancata apertura degli impianti di sci è solo l'ultimo caso emblematico della mancanza di rappresentanza di un territorio che vale il 50% di quello italiano". L'appello del numero uno dell'Uncem Bussone a Draghi per chiedere la nomina di un sottosegretario ad hoc

Un sottosegretario alla Montagna nel Governo Draghi. Ancor più dopo lo scivolone dell’esecutivo sulla chiusura in extremis degli impianti da sci, o meglio la mancata apertura, attesa in quota dal giorno dell’Immacolata. Un interlocutore “che segua sindaci, imprese, comunità dei territori” afferma Marco Bussone, presidente dell’Uncem, l’Unione dei comuni montani. Insomma, un esponente in grado di dare rappresentanza a quel 54 per cento di territorio italiano che sta subendo – come gli altri, e forse ancor di più – gli effetti della crisi economica dovuta alle restrizioni anti-Covid.

“Nelle ultime 48 ore – prosegue Bussone – si è parlato solo di montagna e degli effetti della pandemia sullo sci, sull’economia di quelle zone che vivono di sport e turismo, oggi azzoppate. Sono al centro del dibattito pubblico le località sciistiche messe in crisi dalla scelta di non aprire, il futuro economico dei territori, quali opportunità per svago, sport, turismo, nelle zone montane italiane senza sci. Ma si inizia a parlare anche di quale sostenibilità ambientale in montagna e di quale transizione digitale ed economica nei territori. Quale ruolo per i piccoli Comuni. Temi decisivi per tutti, per l'Italia”. “È il momento giusto – conclude Bussone rivolgendosi al premier Mario Draghi – per ribadire alla politica che senza rappresentanza non si va lontano”. 

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