GIUSTIZIA

Ferrando verso la Procura di Novara

L'indicazione, all'unanimità, dalla commissione del Csm. Ora l'ultima parola spetta al plenum di Palazzo dei Marescialli. Lascia libero il suo posto a Ivrea: in pole position c'è Avenati Bassi, "bestia nera" di molti politici

Il nuovo capo della procura di Novara sarà, con ogni probabilità, Giuseppe Ferrando, attuale procuratore capo a Ivrea. La decisione non è ancora ufficiale, ma il suo nome è quello indicato all’unanimità dalla commissione del Csm che si occupa del conferimento degli incarichi e ora dovrà essere sottoposto al giudizio del plenum.

Sessantacinque anni, Ferrando si è occupato nella sua lunga carriera di tangenti – fu lui a occuparsi dell’affaire Le Gru che all’inizio degli anni Novanta portò all’arresto dell’allora sindaco di Grugliasco Domenico Bernardi e della corruzione alle Molinette con la vicenda di Luigi Odasso – e anche dell’inchiesta sui sassi dal cavalcavia, riuscendo a identificare la banda criminale che nel 1996 aveva ucciso una donna e tentato di ammazzare altre sei persone. A Ivrea dal 2013, tra i numerosi processi istruiti ha seguito il caso dell’omicidio dell’insegnante Gloria Rosboch e le inchieste sui morti d'amianto alla Olivetti. Negli ultimi mesi ha denunciato la situazione precaria della sua procura, costantemente a corto di personale e pubblici ministeri, finché dal governo non ha trovato orecchie disposte ad ascoltarlo: nei prossimi mesi, infatti, sono previsti investimenti anche attraverso nuove assunzioni. Rumors provenienti da corso Vittorio, quartier generale della Procura di Torino, indicano a questo punto in Giancarlo Avenati Bassi, sostituto procuratore generale della Corte d’Appello, tra i titolari del fascicolo relativo alla Rimborsopoli nel Consiglio regionale del Piemonte, il possibile successore di Ferrando a Ivrea.

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