LOTTA AL COVID

Vaccini, le regole del Governo

Popolazione suddivisa in cinque categorie. Definite le patologie che indicano una grave fragilità e impongono l'immunizzazione in tempi rapidi, così come le disabilità gravi. Spinta a uniformare la campagna vaccinale tra le varie Regioni - DOCUMENTO

Non è (almeno per ora) una disposizione perentoria, ma una “raccomandazione ad interim” rivolta alle Regioni al fine di seguire criteri il più possibile chiari per quanto riguarda le categorie da vaccinare nelle fasi successive alla prima che sta vedendo la sua parte conclusiva con l’immunizzazione degli ultraottantenni. Indicazioni, quelle contenute del documento redatto dalla struttura commissariale diretta da Francesco Paolo Figliuolo, dal ministero della Sanità, da Agenas e dall’Istituto Superiore di Sanita, teso anche a portare il più possibile a un’uniformità di azione tra le varie regioni. In particolare vengono elencate tutte le patologie e le condizioni che portano a considerare le persone che ne sono affette come ad elevata fragilità o con disabilità grave. Il documento fissa anche la scala di priorità per essere sottoposti alla vaccinazione, elencando cinque categorie: 1) Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); 2) Persone di età compresa tra 70 e 79 anni; 3) età compresa tra i 60 e i 69 anni; 4) Persone con comorbidità  al di sotto dei 60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; infine la quinta categoria che comprende il resto della popolazione al di sotto dei 60 anni. 

Nel documento è contenuta inoltre un'apertura alla vaccinazione sul posto di lavoro, purché in presenza di personale sanitario.

Il documento predisposto dal commissario Figliuolo

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