LOTTA AL COVID

Terapia monoclonali al via

Nei prossimi giorni dovrebbe entrare a regime l'utilizzo dei farmaci per la cura del Covid ai primi sintomi. Definite le regole per il loro utilizzo. Prevista una fornitura settimanale di 400 dosi. Di Perri. "Decisivo il fattore tempo. In un paio d'ore si fa tutto"

“Dovrà essere un processo molto rapido, il tempismo in questa terapia è cruciale”. La terapia cui si riferisce Giovanni di Perri, primario di infettivologia dell’Amedeo di Savoia, è quella basata sui farmaci monoclonali che dovrebbe incominciare in Piemonte nei prossimi giorni dove attualmente ci sono disponibili poco meno di 300 dosi, ma è prevista una fornitura settimanale attorno alle 400.  Una sola flebo da effettuarsi in ambito ospedaliero, ma senza necessità di ricovero. “In un paio d’ore si fa tutto”, ma questo avviene al termine di un percorso che dovrà essere veloce e senza intoppi, visto che l’efficacia di questi farmaci è condizionata alla loro somministrazione al primo manifestarsi dei sintomi e comunque non oltre dieci giorni. 

Ancora una volta, dunque, il fattore tempo è determinante. E se i monoclonali saranno distribuiti in 10 ospedali individuati dal piano regionale che, rifinito ancora ieri in una riunione al Dirmei, fissa le regole per individuare i soggetti – indicativamente sopra i 65 anni e con patologie che potrebbero aggravare pesantemente gli effetti del Covid – e i vari passaggi dalla segnalazione da parte del medico di famiglia, all’autorizzazione dell’infettivologo fino alla somministrazione, si conferma ulteriormente le necessità di incrementare le terapie domiciliari, alle quali di fatto è ascrivibile anche questa visto che non necessita di ospedalizzazione.

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