EMERGENZA SANITARIA

Ospedali sovraffollati, blitz dei Nas

Controlli in corso negli ospedali torinesi. Situazione sempre più critica. La denuncia del sindacato Nursind: "Un sistema che fa acqua da tutte le parti". Continuano i trasferimenti d malati Covid in altre province. E i 450 letti del Valentino restano vuoti

In queste ore i carabinieri del Nas stanno effettuando una serie di controlli negli ospedali torinesi per verificare casi e motivi di sovraffollamento e accertare se tutte le attività previste vengano svolte in maniera appropriata.

I vertici del nucleo dell’Arma fanno sapere che questa attività è svolta periodicamente a campione e riguardano sia le strutture pubbliche, sia quelle private. Un lavoro continuo – spiegano – che non si è mai interrotto e che prosegue anche in questa fase della pandemia.

Non sfugge, però, che gli accertamenti arrivino proprio nel momento di maggior difficoltà per gli ospedali piemontesi e in particolare quelli della città e della provincia di Torino. Da giorni ormai decine e decine di pazienti vengono trasferiti in altre strutture sanitarie della regione, evidenziando lo stato di notevole pressione dei nosocomi torinesi. Di ieri la denuncia del sindacato degli infermieri Nursind: “Ancora una volta siamo costretti a constatare che la mancanza di posti letto e quindi il sovraccarico di persone ricoverate  nei pronto soccorso, nelle terapie intensive e nei reparti di degenza, associata ad una carenza di personale, specialmente quello specializzato ma non solo, allontana di molto gli standard di sicurezza, aumentando senza alcun dubbio il rischio di mancate cure  e pertanto il rischio di complicanze e anche quello di morire”, sostiene il segretario regionale del sindacato Francesco Coppolella.  

“Un sistema che fa ancora acqua anche nella prima fase inoltre , quella a domicilio. Il servizio di emergenza sanitaria e l’ospedale sono rimasti ancora l’unica risposta e lo sanno bene i cittadini. Difficile in queste condizioni con pazienti ad alta complessità, senza posti letto e con personale insufficiente, dare respiro ai pronto soccorso, nuovamente in grave difficoltà”. Il sindacato degli infermieri ha, inoltre, diffuso delle immagini che mostrano pazienti in barella sul pianerottolo delle scale in alcuni ospedali, come il Maria Vittoria, quello di Chivasso e quello di Rivoli.

Situazioni che una un anno dopo l’inizio della pandemia non possono che far pensare a più qualcosa che non funzioni come dovrebbe. Ed è proprio questo che stanno verificando i carabinieri del Nas negli ospedali sovraffollati con i Pronto Soccorso spesso intasati per mancanza di letti nei  reparti. E tutto questo accade mentre i 450 letti dell’ospedale da campo del Valentino continuano a rimanere vuoti. Una decisione questa che, di fronte a ciò che sta accadendo e ai continui trasferimenti di malati in altre province, ormai non può non avere una spiegazione chiara. E convincente.

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