LOTTA AL COVID

850 imprese pronte a vaccinare

Alta l'adesione delle aziende piemontesi alla campagna di Confindustria. Complessivamente sono oltre 1.500 locali messi a disposizione su tutto il territorio regionale. Gay: "Accelerare le immunizzazioni per favorire la ripresa economica"

Sono 805 le imprese piemontesi che hanno dato la loro disponibilità per contribuire alla campagna vaccinale nazionale, rispondendo positivamente al sondaggio lanciato da Confindustria il 10 marzo scorso. Complessivamente sono 1.500 i locali messi a disposizione. “Un lavoro di squadra che ci colloca al secondo posto, a livello nazionale, nel rapporto tra popolazione e imprese disponibili a creare dei centri vaccinali nei loro impianti e uffici. Un risultato di cui possiamo andare fieri” commenta Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte che ringrazia chi ha aderito all’iniziativa insieme ai presidenti delle associazioni territoriali,  ai rappresentanti dei Giovani Imprenditori e della Piccola Industria.

“Dopo questo primo passo – prosegue Gay – siamo pronti a effettuare anche tutti quelli successivi che serviranno. Il Piemonte potrebbe divenire un hub sperimentale all’interno della campagna vaccinale nazionale per far accelerare le operazioni di vaccinazione e favorire, anche in questo modo, la nostra ripresa economica. Da alcune settimane stiamo già lavorando a un accordo con la Regione per entrare nella fase operativa non appena avremo le indicazioni dal Governo e poter così contribuire a voltare pagina, dopo questo anno drammatico”.

La capillarità della rete di aziende che hanno risposto al sondaggio di Confindustria può infatti consentire di integrare lo sforzo delle Asl sul territorio in tempi brevissimi: “In attesa delle dosi, che auspichiamo arrivino quanto prima, le imprese piemontesi sono pronte a fare la loro parte in una fase così decisiva. Anche per questo motivo, una larga parte di esse ha deciso di concedere in uso i suoi spazi per oltre tre mesi. Un ulteriore segno di disponibilità, ma anche di ottimismo verso la ripartenza del nostro sistema economico. Ci aspettano ancora dei mesi complessi che supereremo solo lavorando tutti insieme” conclude Gay.

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