VERSO IL VOTO

Pd, parola ai gazebo (per ora)

Primarie per scegliere il candidato sindaco di Torino. Consultazioni il 12 e 13 giugno. Questo il responso del vertice romano tra i segretari locali e Letta. Ma le diplomazie continuano a lavorare e la conta potrebbe saltare. Il nodo firme e la rappresentanza

Saranno le primarie a indicare il candidato del centrosinistra a Torino. È questo l’esito dell'incontro che si è svolto a Roma tra i vertici del Pd nazionale – presenti Enrico Letta e il responsabile Enti locali Francesco Boccia – e i segretari del partito torinese, Mimmo Carretta, e piemontese, Paolo Furia. La data stabilita è quella del 12 e 13 giugno, una settimana prima rispetto alle consultazioni di Roma e Bologna. Come mai? Secondo alcune fonti, in verità, si starebbe lavorando a una ipotesi di accordo per evitare la conta, e la data scombinata rispetto al calendario delle altre città lascerebbe ampio spazio al dietrofront. Dopo otto mesi di tira e molla la parola quindi potrebbe passare a militanti e simpatizzanti per designare lo sfidante di Paolo Damilano, l’alfiere del centrodestra, già da un paio di mesi in piena campagna elettorale. Una scelta che comunque esclude definitivamente ogni tentativo di convergenza al primo turno con il Movimento 5 stelle.

“Ci confronteremo con la coalizione per dare il via alla macchina organizzativa e per analizzare con la massima attenzione gli strumenti per rendere le primarie sicure dal punto di vista sanitario e il più possibile partecipate anche con l’utilizzo delle tecnologie” affermano in una nota congiunta Carretta e Furia. Ora al Pd non resta che fare buon viso a cattivo gioco: “Sarà l’occasione per un confronto aperto con tutta la città di Torino. Il Partito Democratico conferma la propria disponibilità al coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali disponibili a costruire un campo largo alternativo alla destra sovranista. Una coalizione che affiderà l’ultima parola sul programma e sul candidato o sulla candidata sindaca al giudizio dei torinesi”.

Il segretario Carretta ha convocato domani la segreteria provinciale nella quale comunicherà l’esito dell’incontro di oggi e avvierà l’iter per le consultazioni interne. Al momento l’unico certo di correre è Igor Boni, presidente di Radicali Italiani sostenuto da Più Europa, mentre nel Pd hanno annunciato la propria disponibilità a competere il capogruppo dem in Sala Rossa Stefano Lo Russo, il vicepresidente del Consiglio comunale Enzo Lavolta e l’ex assessore regionale Gianna Pentenero (gli ultimi due componenti dell’ala sinistra del partito). La raccolta firme potrebbe rivelarsi un ostacolo insuperabile per almeno uno dei tre. A loro potrebbe aggiungersi il civico Francesco Tresso, che tuttavia dovrà trovare una formazione presente nella coalizione disposta a sostenerne la candidatura, dal momento che la lista Monviso ha già annunciato il suo appoggio a Lo Russo. Resta un'incognita su ciò che farà l'ala sinistra della coalizione: presenterà un proprio candidato o convergerà su uno di quelli già in campo?

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