1° maggio: Torino, antagonisti allontanati da polizia

Tensione in piazza Castello a Torino, dove il corteo dell'area antagonista e del movimento No Tav ha cercato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine per raggiungere il Municipio dove si tiene la cerimonia ufficiale dei sindacati con la sindaca e l'arcivescovo. La polizia ha fatto indietreggiare i manifestanti con una carica di alleggerimento.

La manifestazione per il Primo Maggio delle sinistre, del movimento No Tav e dei centri sociali si è conclusa con alcuni interventi in piazza Castello. Vi hanno partecipato, secondi i dati della questura, circa 400 dell'area antagonista e No Tav e 300 nell’altro presidio di Sì Cobas Torino, Usb Piemonte, Fronte della Gioventù comunista, Potere al Popolo. Piemonte e alcuni comitati. C’è stato solo un momento di tensione quando un gruppo di manifestanti ha provato a dirigersi verso il Municipio forzando il blocco, ma il cordone di polizia ha tenuto e respinto rapidamente il tentativo.

Sono 150 i manifestati identificati dalla Digos della Questura di Torino per aver partecipato al corteo di No Tav e antagonisti che, questa mattina per il Primo Maggio, da piazza Vittorio ha percorso via Po raggiungendo piazza Castello. A quanto si apprende gli identificati saranno sanzionati per violazione delle norme anti-Covid, mentre verrà denunciato per resistenza chi ha partecipato agli scontri con le forze dell'ordine in piazza nel tentativo di raggiungere Palazzo di Città. A fine corteo, inoltre, c'è stato un fitto lancio di uova contro il fast food McDonald's in via Sant'Ottavio, nei pressi di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Un'azione contro la multinazionale spesso finita nel mirino dei contestatori vicini ai centri sociali, più di una volta proprio nel giorno della Festa dei Lavoratori. 

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