1° maggio, Napoli: Fedez sbaglia, ma Salvini e la Rai di più

"Premetto: se parlo del compositore di musica Fedez sono, a dispetto dell’anagrafe, un suo ammiratore. Se invece devo giudicare Fedez sotto il profilo politico, che sempre più sembra prevalere nelle sue performances, sono un suo irriducibile avversario. E lo sono anche, almeno in parte, nei giudizi che lui da sul ddl Zan. Chiariti questi punti, non ho dubbi nel giudicare negativamente, nella giusta dialettica che deve esserci nel centrodestra, il comportamento di Salvini e della Rai. A Viale Mazzini regna sovrana la confusione, e sarebbe ora di porvi rimedio perché un servizio pubblico allo sbando non è utile a nessuno e danneggia tutti: danneggia Fedez e Salvini, ma soprattutto i cittadini". Così Osvaldo Napoli, deputato di Cambiamo!, in una nota. "Il leader della Lega - aggiunge - poteva risparmiarsi il fervorino a Fedez, intimandogli di non occuparsi di politica nella sua esibizione al concertone. Ha finito così per accrescere la già notevole dimensione mediatica di Fedez, ma soprattutto ha mostrato la debolezza della politica, ridotta a temere una performance canora. Quando la politica è senza bussola, si aggrappa a qualsiasi evento nel tentativo di rilegittimarsi. Con il risultato di veder crescere il vuoto che la circonda. È proprio una brutta stagione". 

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