SINISTRATI

I "comu" alla rivoluzione d'ottobre

Rifondazione alza il tiro sui compagni in vista delle prossime amministrative di Torino: "Verdi e Sinistra Italiana foglie di fico del Pd". Il nome dello storico D'Orsi tra i possibili candidati a sindaco

Come dice Marx la farsa è sempre in agguato: sinistra delle mie brame chi è il vero compagno del reame. “A Torino non servono minuetti di palazzo o operazioni farlocche”. Il “cambiamento” si costruisce “fuori dai poli esistenti”. A sinistra del centrosinistra, tra sigle, associazioni, simboli e nostalgia, si prepara la rivoluzione d'ottobre, quando sono in programma le prossime elezioni amministrative. Un mondo litigioso in cui trovano spazio almeno due o tre partiti comunisti. Ed è proprio da uno di loro, la gloriosa Rifondazione, che arriva un nuovo appello a “unire tutte le forze di movimento, della sinistra alternativa e antiliberista”. A parlare è il segretario torinese Ezio Locatelli, impegnato a costruire una coalizione per le prossime amministrative che tiene dentro Potere al Popolo, Sinistra Anticapitalista, il Partito comunista italiano (da non confondere col Partito Comunista di Marco Rizzo che va da solo e candida a sindaco Giusi Greta Di Cristina) e DeMa, i seguaci del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che a Torino fanno capo alla consigliera comunale ex M5s Deborah Montalbano.

La parola d’ordine è fuori dagli schieramenti classici e puntano il dito contro chi è accusato sostanzialmente di intelligenza con il nemico. “In particolare ci chiediamo come i Verdi possano pensare di fare ecologia alleandosi con il partito delle grandi opere,  ci chiediamo come i dirigenti di Sinistra italiana possano pensare di giocare un qualsiasi ruolo a rimorchio di un Pd tutto proiettato a ripristinare il Sistema Torino, un sistema privatistico che ha accresciuto povertà e diseguaglianze sociali” tuona Locatelli che poi intima: “Smettetela di fare le foglie di fico”. La sua lingua batte dove il dente (di altri) duole e infatti da Rifondazione raccontano di un avvicinamento da parte di un gruppo di (ex) militanti di Sinistra Italiana, raccolti nell’associazione Torino Ecosolidale, che avrebbero abbandonato la formazione di Marco Grimaldi in dissenso con la decisione di rimanere nel tavolo del centrosinistra, nonostante la scelta di non sostenere il governo Draghi, compiuta a livello nazionale. Un’emorragia che preoccupa il capogruppo regionale di Luv, il quale sarebbe sempre più scettico sull’idea di una sua ipotetica candidatura alle primarie del centrosinistra, di cui pure si era ventilato.

“Come Rifondazione Comunista – conclude Locatelli – siamo impegnati a costruire dal basso una coalizione larga delle forze di sinistra, di movimenti, di esponenti del mondo associativo, sindacale, della cultura  in alternativa, senza se e senza ma, ai poli esistenti di centrodestra, centrosinistra e M5s”. Tra i papabili candidati a sindaco si è fatto il nome dello storico Angelo D’Orsi ma “sono ancora in atto dei ragionamenti”.

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