LOTTA AL COVID

Vaccinare ora è un'impresa, pronti mille hub aziendali

Entro fine giugno il Piemonte prevede di aver somministrato la prima dose a tutti i 50enni. Da lunedì prossimo si parte con le pre-adesioni dei quarantenni. Il mondo del lavoro e del commercio in campo. Cirio: "In sicurezza per ripartire davvero"

Entro fine giugno, in base alle garanzie date al presidente Alberto Cirio dal commissario straordinario, Paolo Figliuolo, il Piemonte avrà a disposizione un milione di dosi al mese a giugno e luglio e così prevede di avere terminato la prima dose di vaccinazione per tutti i 50enni che abbiano aderito alla campagna: tra il 10 e il 20 del mese per la fascia 55-59 anni, tra il 20 e il 30 per quella 50-54. E recependo la svolta impressa ieri dal generale dal 17 maggio si apre la pre-adesione per la fascia 45-49 anni e dal 21 maggio per quella da 40 a 44. Dall’8 giugno sarà la volta dei 30-39 e dal 15 potranno iscriversi anche i giovani dai 16 ai 29 anni. Infine, dalla prossima settimana tutti i prenotati conosceranno il giorno dell’appuntamento: chi si è iscritto riceverà un messaggio con data, ora e luogo della somministrazione.

Nel frattempo il Piemonte preme l’acceleratore sul fronte delle aziende: oltre mille, afferma il governatore, sono pronte a partire con la vaccinazione dei dipendenti e dei loro familiari. Carrefour ha annunciato un progetto pilota che prevede l’allestimento di tre hub dedicati alla vaccinazione dei dipendenti in tre punti vendita in Piemonte, che saranno i primi del marchio in Italia. L’azienda è inoltre disponibile a mettere a disposizione i propri parcheggi per l’allestimento delle strutture sanitarie necessarie per la vaccinazione di massa della popolazione.

A Cuneo, Cherasco, Saluzzo e Mondovì sono pronti invece gli hub vaccinali di Confindustria Cuneo. Obiettivo, “andare incontro alle numerose imprese che vogliono sostenere la campagna di immunizzazione ma non hanno la possibilità di allestire un hub interno ai locali aziendali”. I centri saranno così realizzati in strutture già autorizzate dalle Asl per l’inoculazione del vaccino, in cui a cura dell’associazione datoriale saranno allestite delle linee aggiuntive destinate in via preferenziale ai dipendenti delle aziende, ai loro familiari e ai fornitori.

“Sul fronte delle vaccinazioni il Piemonte eccelle – garantisce Cirio – ma vogliamo migliorare ancora. Ogni vaccino è una persona che salviamo per la sua vita e per la sua attività lavorativa. La campagna vaccini è fondamentale. Per le vaccinazioni in azienda siamo forse la Regione più avanti: oltre mille imprese hanno dato la loro disponibilità a collaborare e sono pronte a vaccinare all’interno delle loro sedi. Solo quando avremo messo in sicurezza le persone potremo ripartire davvero, il che significa non chiudere più”.

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