LOTTA AL COVID

"Basta morti per la sanità fragile"

Il Covid non sarebbe stato così letale se il sistema sanitario piemontese (e non solo) fosse stato più efficiente. La denuncia degli infermieri, in piazza per chiedere "riforme e assunzioni"

“Vogliamo riforme e assunzioni, perché ad uccidere non è stato solo il virus ma anche un sistema sanitario fragile”. Lo dicono gli infermieri del sindacato Nursind, che questa mattina hanno manifestato nel centro di Torino, davanti alla sede della Regione Piemonte. “Noi non dimenticheremo perché i morti li abbiamo guardati in faccia ad uno ad uno – dicono – abbiamo vissuto i drammi in prima persona e non seduti su un divano”. Mai più morti per mancanza di assistenza è la richiesta degli infermieri, che hanno ricordato le 11.549 vittime piemontesi del Covid – dato aggiornato a ieri – con un minuto di silenzio e un cuscinetto di fiori. “Il 20 maggio di un anno fa eravamo in questa piazza a ricordare i nostri morti – osserva Francesco Coppolella, segretario piemontese del Nursind –. Abbiamo imparato una lezione ma non è stata utile. Noi ne usciamo stanchi, ci vogliono risorse”. A proposito della campagna vaccinale e delle rinunce di alcuni addetti ai lavori, Coppolella dice: “Il 95% degli infermieri si è vaccinato, forse non è stato utile istituire l’obbligo, ma la nostra posizione è assolutamente a favore del vaccino e invitiamo tutti i colleghi a farlo”.

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