OPERE & OMISSIONI

Intelligenza artificiale, qui pro quo sul Centro a Torino

Equivoco sullo stanziamento inserito nel decreto Sostegni bis approvato dal Governo. Come spiega il viceministro Pichetto si tratta di fondi destinati al Polo dell’automotive del Politecnico. "Ma la questione è all'attenzione del Governo"

È durata qualche ora la soddisfazione dei torinesi per aver ottenuto l’agognata assegnazione del Centro per l’intelligenza artificiale. Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti romane interne alla maggioranza, infatti, lo stanziamento previsto dal Decreto Sostegni bis nulla ha a che fare con l’I3A sulla cui sede non sono state ancora prese decisioni definitive e men che meno sui relativi stanziamenti. Il provvedimento approvato dall’esecutivo, invece, riguarda un altro progetto, cioè il Polo per l’innovazione nel settore automotive su cui è impegnato direttamente il Politecnico di Torino. Così mentre si moltiplicano le dichiarazioni entusiastiche della politica torinese, da Roma arriva l’altolà. “Si tratta di un’altra partita, qui l’intelligenza artificiale è legata all’automotive e ai progetti del Manufacturing Technology Center di Mirafiori”.

La misura contenuta nel dl Sostegni è legata al polo dell’automotive, “rifinanziato attraverso una rimodulazione di fondi già destinati al Politecnico per la costituzione di un polo nazionale di ricerca e trasferimento tecnologico a favore della filiera”, spiega il viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto. Parole che hanno gelato gli entusiasmi scatenati nel mondo della politica locale da quella che sembrava finalmente una buona notizia, una decisione che avrebbe messo fine al tira e molla delle scorse settimane. “I fondi in questione non sono destinati al centro di intelligenza artificiale di Torino, nella cui direzione si continua tuttavia a lavorare, in attesa di ulteriori definizioni”, ribadisce l’esponente piemontese del governo Draghi. Forse troppo presto hanno cantato vittoria i parlamentari e l’assessore all’Innovazione del Comune di Torino, Marco Pironti, che certamente sviati da fonti romane non attendibilissime avevano salutato il finanziamento contenuto nel dl Sostegni come un primo atto per l’assegnazione dell’agognato centro per l’I3A, l’Istituto nazionale per l’intelligenza artificiale.

print_icon