VERSO IL VOTO

M5s, per il dopo Appendino spunta il ticket Sganga-Unia

Prende piede la candidatura a sindaco della capogruppo grillina in Sala Rossa in tandem con l'assessore all'Ambiente. L'ipotesi emersa in un vertice a Palazzo Civico, presente anche Giusta (che vorrebbe la presidenza di una circoscrizione). Ma l'ultima parola spetta a Conte

Nel Movimento 5 stelle il disgelo anticipa di qualche giorno l’atteso caldo estivo. Attorno allo stesso tavolo, nell’ufficio del sindaco al piano nobile di Palazzo Civico, si sono incontrati Chiara Appendino, gli assessori Alberto Unia e Marco Giusta, la capogruppo in Sala Rossa Valentina Sganga. Un vertice convocato in gran segreto per uscire dall’impasse sulle comunali d’autunno. Impegnato in una transizione più complessa del previsto, con Napoli che è pronta a esplodere dopo l’accordo romano per una convergenza sul candidato del Pd Gaetano Manfredi, Giuseppe Conte non saprebbe in che modo venire a capo della questione Torino e visto che traccheggiare non è esattamente la soluzione per ogni problema, a Palazzo di città c’è chi ha deciso di prendere l’iniziativa.

La discussione è partita dalla presa d’atto che tutte le strade prospettate tre settimane fa dall’ex premier, nella sua missione torinese, non sono praticabili: tramontata l’ipotesi di un candidato civico in grado di fare sintesi tra M5s e Pd, fuori discussione l’idea di un bis di Appendino per cui tanto si è prodigato assieme a Luigi Di Maio, per non parlare della terza via, quella di un big nazionale da schierare in una città che big nazionali non ne ha mai avuti. Così si è tornati al punto di partenza, a quelle risorse interne che da mesi hanno offerto la propria disponibilità a rilevare il testimone pesante di Appendino.

All’orizzonte si staglia un ticket inedito: Unia e Sganga, il gigante e la bambina, “sotto il sole” e “contro il vento” cantava un giovane Ron, un vento che ora sembra soffiare contro il Movimento di Beppe Grillo. Una laurea magistrale in Scienze del Governo e dell’Amministrazione e un lustro tra i banchi della Sala Rossa, Sganga – 35 anni, due in meno di Appendino – potrebbe essere la candidata a sindaco di quel che resta dei pentastellati torinesi. Una scelta che, se confermata, rafforzerebbe la natura matriarcale dei Cinquestelle torinesi, mentre nelle altre coalizioni ci si strugge per l’assenza di front-woman.

Dopo settimane di attesa è il momento di accelerare per arrivare pronti al giorno in cui il centrosinistra celebrerà le sue primarie. Il dialogo è solo rimandato e se una coalizione giallo-rossa al primo turno sembra esclusa (a meno di una sorprendente vittoria di Enzo Lavolta, il più grillino tra i dem) potrebbe aprirsi uno spiraglio sulle circoscrizioni, dove il sistema elettorale a turno unico, consiglierebbe ad alcuni (in entrambe le fazioni) di presentarsi subito uniti. In questo caso Giusta sarebbe il nome che il Movimento 5 stelle farebbe per la presidenza di una delle otto circoscrizioni che a quel punto, a buon diritto, potrebbe rivendicare. Se ne parlerà all'Assemblea degli attivisti convocata per venerdì, poi l'ultima parola spetterà a Conte. E Appendino? Compatibilmente con la sua gravidanza sarà in partita. Si spenderà per il M5s.

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