VERSO IL VOTO

M5s diviso alla conta: Appendino getta nella mischia Russi

Colpo di scena all'Assemblea degli attivisti di Torino: l'assessore Unia si sfila dalla corsa per la candidatura a sindaco. Sarà il presidente della Commissione Commercio a sfidare la capogruppo Sganga (con l'appoggio della prima cittadina). Ma a chi spetta l'onere della scelta?

“Questa sera mi sono messo a disposizione del M5s di Torino avanzando la mia candidatura a sindaco”. Con queste parole il consigliere comunale e presidente della Commissione Commercio Andrea Russi annuncia la sua disponibilità a guidare la lista pentastellata alle prossime amministrative mentre è ancora in corso l’assemblea degli attivisti. Il suo passo avanti è conseguente a quello di lato compiuto dall’assessore all’Ambiente Alberto Unia, il nome più accreditato in questi giorni per sfidare la capogruppo Valentina Sganga.

Russi è diretta espressione di quel drappello di consiglieri “lealisti” rimasti fedeli a Chiara Appendino con cui hanno condiviso anche l’ultima battaglia per un accordo elettorale con il centrosinistra al primo turno (tra loro spiccano il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, Serena Imbesi, Marco Chessa). Sganga, che invece sconta l’opposizione a quella linea politica, può contare sull’ala sinistra del gruppo consiliare e della maggioranza degli attivisti pentastellati. Ma a chi spetterà il compito di scegliere tra i due? Sul tema la sindaca, intervenendo in assemblea, ha chiesto 48 ore di tempo per confrontarsi con il leader in pectore Giuseppe Conte per individuare una modalità di scelta che – nel caos in cui è piombato il Movimento dopo la guerra con Davide Casaleggio – possa garantire la legittimazione necessaria a chi prevarrà in questo testa a testa. L’ipotesi allo studio è quella di far decidere gli eletti torinesi (dai parlamentari ai consiglieri comunali) ma nulla al momento è stato deciso. Per ora ci sono solo due disponibilità e la conferma che Appendino non si candiderà in prima persona ma farà di tutto per orientare l’indicazione di colui (e non colei) che dovrà rilevarne il testimone.

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