POLVERE DI (5) STELLE

Agenzia giovani, la Dadone ingaggia l'ex commesso Tony portaborse 5 stelle

Un altro esempio di carriera fulminea tra i grillini. Il caso di Mancusi, collaboratore del gruppo pentastellato in Regione Piemonte e cocco della consigliera Disabato, piazzato dalla ministra nell'organismo consultivo. E la Pisano viene arruolata da Di Maio

È stato un commesso presso qualche supermercato e ha lavorato a un banco al mercato di piazza Benefica ed è forse grazie a queste referenze che è stato designato nel Comitato direttivo dell’Agenzia nazionale per i giovani. Il suo nome è Antonino Mancusi, per gli amici semplicemente “Tony”, classe 1994, una laurea triennale in Scienze politiche e un incarico di portaborse al Consiglio regionale del Piemonte, ingaggiato dal gruppo del Movimento 5 stelle. “Ci tenevo ad essere presente per dare un grosso in bocca al lupo ai neo componenti del Comitato perché portino nuova linfa ed energia all’Agenzia come motore delle politiche giovanili dei prossimi anni” sono state le parole con cui la ministra pentastellata Fabiana Dadone ha salutato l’esordio del nuovo gruppo di lavoro insediato presso il suo ministero, quello delle Politiche giovanili, appunto. E Mancusi non è l’unico attivista grillino designato per questo incarico: nel Comitato, presieduto da Lucia Abbinante, figura anche la palermitana Daniela Tumbarello, consigliera M5s della sesta circoscrizione nel capoluogo siciliano. Insomma, da Torino a Palermo, sopra il cielo d’Italia restano le cinque stelle a vegliare su militanti e attivisti. 

Qui il curriculum di Tony Mancusi

 

Mancusi non è un collaboratore come tanti nel gruppo M5s: è considerato l’ombra della consigliera Sarah Disabato, collegnese proprio come la viceministra dell’Economia Laura Castelli e della deputata Celeste D’Arrando, delle quali – tuttavia – è stata un’accanita antagonista. Chi conosce bene le dinamiche del gruppo a Palazzo Lascaris spiega che “i consiglieri hanno sempre fatto delle selezioni per scegliere il personale, quest’anno però un paio di eletti sono arrivati già col proprio assistente personale al seguito”. Una di questi è proprio la Disabato che ha imposto Mancusi a tutti i colleghi prima di propiziarne il grande salto nei palazzi romani, auspice la ministra Dadone.

Insomma, una vera e propria filiera quella dei grillini piemontesi con un filo rosso che collega città come Collegno direttamente a Roma. Mancusi non è il primo miracolato della Dadone, sempre più in versione navigator per i compagni di partito. Anzi, quando nei governi Conte era al più ricco ministero della Pubblica amministrazione propiziò carriere fulminee con ben più lauti compensi. Come nel caso di Mauro Willem Campo, ex consigliere regionale grillino, trombato alle elezioni del 2019 e un anno dopo nominato senza concorso direttore generale dell’agenzia Formez Pa

Sostengono l’economia circolare i grillini e infatti sono tutti pronti a riciclarsi dopo un incarico politico, altro che due mandati. Un altro esempio è quello dell’ex assessore ed ex ministro all’Innovazione nel secondo governo Conte, Paola Pisano. Senza mai  prendere neanche un voto è stata ai vertici della macchina amministrativa di Torino e addirittura ministro. E dopo la mancata riconferma, con l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi, ci ha pensato Luigi Di Maio a offrirle un posto come “consulente per la digitalizzazione” nella sua segreteria particolare agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale. Nel Movimento 5 stelle non si butta via niente, tutto si ricicla.