URNE VIRTUALI

Al ballottaggio vince Lo Russo, dice il sondaggio di Lo Russo

Per ora la sfida è a colpi di numeri virtuali. Il candidato sindaco del centrosinistra rincorre Damilano ma è in grado di ribaltare i rapporti di forza al grazie ai voti di indecisi e grillini. Pd primo partito (30,5%), la Lega (21,5%) doppia FdI

Paolo Damilano avanti al primo turno grazie al traino della Lega, Stefano Lo Russo in grado di ribaltare i rapporti di forza in un più che probabile ballottaggio, intercettando i voti di indecisi, quelli del Movimento 5 stelle e delle coalizioni di sinistra al di fuori della sua alleanza. In estrema sintesi è questa la fotografia del quadro elettorale su Torino in vista delle urne del prossimo autunno. La rilevazione è stata commissionata dal notaio Andrea Ganelli – sostenitore del capogruppo Pd in Sala Rossa – all’istituto Swg su un campione di 1.600 cittadini intervistati tra il 29 giugno e il 12 luglio. Una campagna elettorale scialba e priva di spunti è probabilmente la causa dell’ancora scarsa notorietà dei tre principali candidati. Il 48% dei torinesi afferma di conoscere l’imprenditore dell’acqua e del vino, il 45% sa chi è l’alfiere del centrosinistra, solo il 26% ha idea di chi sia Valentina Sganga, testata come candidato del Movimento 5 stelle nonostante debba ancora ottenere l’incoronazione nel testa a testa con Andrea Russi. Di fatto, secondo il sondaggio, il 39% dei torinesi, due su cinque, non sa chi sia nessuno dei tre.

L’orientamento dei torinesi resta favorevole a Damilano seppur di poco: l’imprenditore è accreditato di un consenso tra il 42 e il 46 per cento, subito dietro Lo Russo (41-45 per cento), mentre Sganga è tra il 6 e il 10. Damilano è anche colui che gode di maggiore fiducia tra gli elettori torinesi: la somma di coloro che dichiarano di averne molta o abbastanza raggiunge il 51% contro il 46% di Lo Russo (solo 27% per Sganga). Scende rispetto alle precedenti ricerche la quota degli indecisi che ora si attesta al 22%, mentre nel sondaggio di Euromedia Research di un mese fa era al 28%.

Il Pd si conferma saldamente primo partito con il 30,5% davanti a tutte le liste alleate che complessivamente non vanno oltre il 10 per cento anche se va detto che a due mesi abbondanti dalle urne risulta sempre particolarmente difficile testare formazioni locali. A guidare l’alleanza di centrodestra c’è invece la Lega con il 21,5% che quasi doppia Fratelli d’Italia ferma all’11%, di poco più avanti rispetto a Forza Italia (8%). Un distacco quello tra i due principali partiti della coalizione, che a livello nazionale risultano appaiati, già registrato su Torino da precedenti rilevazioni. Il centrodestra, con il 43%, si conferma avanti rispetto al centrosinistra (41%). Mentre il Movimento 5 stelle potrà legittimamente ritagliarsi un ruolo da ago della bilancia con il suo 8,5%. Va detto che nella rilevazione di Swg Azione e Italia Viva vengono testati fuori dagli schieramenti nonostante al momento vadano considerati decisamente più vicini a Lo Russo che a Damilano. A ogni modo i due partiti si dividono equamente il 3% dei consensi.

Ma cosa accadrebbe qualora si andasse al ballottaggio? In questo caso gli indecisi scendono dal 22 al 20 per cento e il 52% di coloro che rispondono indicano Lo Russo, che evidentemente riuscirebbe a ribaltare la situazione grazie ai voti del Movimento 5 stelle, senza dimenticare che anche la maggior parte degli altri schieramenti al di fuori delle tre principali coalizioni sono di sinistra e quindi più vicini al docente del Politecnico. Previsioni e dati che, come per il precedente sondaggio realizzato da Alessandra Ghisleri per conto di Damilano, vanno presi con le molle, non foss’altro perché provenienti da ricerche commissionate dagli stessi candidati.

Leggi qui il report del sondaggio Swg

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