Al ballottaggio vince Lo Russo, dice il sondaggio di Lo Russo
11:50 Venerdì 16 Luglio 2021Per ora la sfida è a colpi di numeri virtuali. Il candidato sindaco del centrosinistra rincorre Damilano ma è in grado di ribaltare i rapporti di forza al grazie ai voti di indecisi e grillini. Pd primo partito (30,5%), la Lega (21,5%) doppia FdI
Paolo Damilano avanti al primo turno grazie al traino della Lega, Stefano Lo Russo in grado di ribaltare i rapporti di forza in un più che probabile ballottaggio, intercettando i voti di indecisi, quelli del Movimento 5 stelle e delle coalizioni di sinistra al di fuori della sua alleanza. In estrema sintesi è questa la fotografia del quadro elettorale su Torino in vista delle urne del prossimo autunno. La rilevazione è stata commissionata dal notaio Andrea Ganelli – sostenitore del capogruppo Pd in Sala Rossa – all’istituto Swg su un campione di 1.600 cittadini intervistati tra il 29 giugno e il 12 luglio. Una campagna elettorale scialba e priva di spunti è probabilmente la causa dell’ancora scarsa notorietà dei tre principali candidati. Il 48% dei torinesi afferma di conoscere l’imprenditore dell’acqua e del vino, il 45% sa chi è l’alfiere del centrosinistra, solo il 26% ha idea di chi sia Valentina Sganga, testata come candidato del Movimento 5 stelle nonostante debba ancora ottenere l’incoronazione nel testa a testa con Andrea Russi. Di fatto, secondo il sondaggio, il 39% dei torinesi, due su cinque, non sa chi sia nessuno dei tre.
L’orientamento dei torinesi resta favorevole a Damilano seppur di poco: l’imprenditore è accreditato di un consenso tra il 42 e il 46 per cento, subito dietro Lo Russo (41-45 per cento), mentre Sganga è tra il 6 e il 10. Damilano è anche colui che gode di maggiore fiducia tra gli elettori torinesi: la somma di coloro che dichiarano di averne molta o abbastanza raggiunge il 51% contro il 46% di Lo Russo (solo 27% per Sganga). Scende rispetto alle precedenti ricerche la quota degli indecisi che ora si attesta al 22%, mentre nel sondaggio di Euromedia Research di un mese fa era al 28%.
Il Pd si conferma saldamente primo partito con il 30,5% davanti a tutte le liste alleate che complessivamente non vanno oltre il 10 per cento anche se va detto che a due mesi abbondanti dalle urne risulta sempre particolarmente difficile testare formazioni locali. A guidare l’alleanza di centrodestra c’è invece la Lega con il 21,5% che quasi doppia Fratelli d’Italia ferma all’11%, di poco più avanti rispetto a Forza Italia (8%). Un distacco quello tra i due principali partiti della coalizione, che a livello nazionale risultano appaiati, già registrato su Torino da precedenti rilevazioni. Il centrodestra, con il 43%, si conferma avanti rispetto al centrosinistra (41%). Mentre il Movimento 5 stelle potrà legittimamente ritagliarsi un ruolo da ago della bilancia con il suo 8,5%. Va detto che nella rilevazione di Swg Azione e Italia Viva vengono testati fuori dagli schieramenti nonostante al momento vadano considerati decisamente più vicini a Lo Russo che a Damilano. A ogni modo i due partiti si dividono equamente il 3% dei consensi.
Ma cosa accadrebbe qualora si andasse al ballottaggio? In questo caso gli indecisi scendono dal 22 al 20 per cento e il 52% di coloro che rispondono indicano Lo Russo, che evidentemente riuscirebbe a ribaltare la situazione grazie ai voti del Movimento 5 stelle, senza dimenticare che anche la maggior parte degli altri schieramenti al di fuori delle tre principali coalizioni sono di sinistra e quindi più vicini al docente del Politecnico. Previsioni e dati che, come per il precedente sondaggio realizzato da Alessandra Ghisleri per conto di Damilano, vanno presi con le molle, non foss’altro perché provenienti da ricerche commissionate dagli stessi candidati.