NON CE N'È COVIDDI

In piazza contro Green Pass e vaccini

Dal tam tam sui social in migliaia a Torino per il No paura Day contro l'obbligo vaccinale e il passaporto. Tra gli speaker pure il benecomunista Mattei e i seguaci di Italexit di paragone

Alcune migliaia di persone – 5mila secondo gli organizzatori, 2mila per la Questura – si sono ritrovate stasera in piazza Castello, a Torino, per protestare contro il green pass concesso a chi si è sottoposto al vaccino anti-Covid. La manifestazione è stata promossa nei giorni scorsi sui social network da un gruppo di cittadini che si definisce “apartitico” e fa capo a Marco Liccione, già in prima fila nelle proteste contro i lockdown dei mesi scorsi. I manifestanti hanno urlato “Libertà, Libertà” e “No green pass, no green pass”, riservando bordate di fischi al nome del generale Figliuolo.

“Siamo circondati da disinformazione e censura – ha detto dal palco allestito su un furgone Maurizio Giordano, che di professione è avvocato – il green pass è inconcepibile non solo dal punto di vista costituzionale ma anche umano. Stiamo arrivando a passi molto veloci a una dittatura”. In piazza, fra gli altri, anche esponenti di Forza Nuova Torino, dei benicomunisti di Ugo Mattei (che da candidato sindaco ne ha approfittato per fare un po' di propaganda) e Italexit. “Il governo vuole l’apartheid – ha affermato Roberto Mossetto, segretario della sezione torinese del partito di Gianluigi Paragone – e i commercianti non saranno complici”.

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