Incendi: Uncem, bene stato emergenza nazionale

"I roghi della Sicilia, dopo la Sardegna dove mi recherò a incontrare i sindaci dell'Oristanese nei prossimi giorni, preoccupano l'Italia e bene ha fatto il presidente Draghi a firmare lo stato di emergenza nazionale. Ringrazio il Capo della Protezione Civile Curcio per il lavoro instancabile e con lui migliaia di volontari, vigili del fuoco, forze dell'ordine". Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, commenta così la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di Protezione civile per affrontare i roghi e il dramma della Sicilia. "E' un'emergenza nazionale quella dei roghi in Sicilia, in Sardegna, in Calabria... Servono uomini e strategie - aggiunge il presidente Uncem -. Ma mi chiedo dove fossero tutti quelli che oggi guardano con sorpresa a quegli incendi quando il Mipaaf, con la Direzione Foreste, con il Crea, Uncem, il Conaf, la Sisef, Pefc, Compagnia delle Foreste, Fsc, Legambiente, Symbola, Fondazione Montagne Italia e potrei proseguire, chiedevano qualche mese fa un miliardo per la gestione forestale, ai sensi del Testo unico, per la prevenzione di incendi, dissesto idrogeologico e altre calamità. Svegliamoci. Siamo un Paese forestale. Undici milioni di ettari di foreste. La maggior parte abbandonati. Svegliamoci! E torniamo a investire sulle foreste, come non abbiamo fatto nel Pnrr. Non è accettabile avere previsto zero euro nel Piano di Ripresa e Resilienza sulla gestione dei boschi italiani, un terzo della superficie dell'Italia - conclude Bussone -. E' assurdo e gli effetti di una non gestione, dell'abbandono del territorio, della mancanza di politiche per le zone montane lo dimostra. Evitiamo demagogia, nuove leggi, retorica da convegno. Puntiamo alla sostanza. Alla gestione attiva del patrimonio forestale per prevenire incendi e dissesto. Svegliamoci. O ci ritroveremo in emergenza continua. Uncem è vicina ai Sindaci e alle comunità". 

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