VERSO IL VOTO

Centrosinistra ricuce con i Moderati, il lodo Chiamparino convince Portas

Un preambolo al programma di coalizione ribadirà il no all'alleanza con i Cinquestelle. Un impegno formale che smina il terreno e sottrae al capo della lista centrista ogni pretesto per la rottura. Il ruolo dell'ex sindaco e governatore

Tanto tuonò Giacomo Portas che, sotto la canicola di Lucifero, finalmente piovve l’agognato sblocco dello stallo. Il capo dei Moderati canta vittoria, la richiesta di un impegno formale di escludere l’alleanza tra centrosinistra e Movimento 5 stelle è stata accolta dal candidato sindaco Stefano Lo Russo e verrà inserito nel preambolo al programma della coalizione. Una tempesta in un bicchier d’acqua stagnante che si è protratta per settimane, con minacce, aut aut, penultimatum: una escalation di dichiarazioni bellicose che, nelle intenzioni del bizzoso parlamentare eletto nel Pd e attualmente seduto a Montecitorio sugli scranni renziani, avrebbe potuto costituire quel “pretesto” per la rottura e la corsa solitaria della formazione centrista. Non faranno fatica Lo Russo e i rappresentanti delle forze politiche a sottoscrivere ciò che da mesi è chiaro, al di là delle posizioni personali e politiche: l’impraticabilità di un’alleanza giallorossa, peraltro non solo superata dall’evoluzione degli eventi ma respinta risolutamente dalla candidata sindaca grillina Valentina Sganga.

“Prendiamo atto con grande soddisfazione che l’istanza dei Moderati è stata recepita dal candidato sindaco Lo Russo e che sarà addirittura inserito nel programma il no secco a tutte le forme di alleanza con i  Cinquestelle, con la firma di tutti i partiti. Tale passaggio – osserva la trimurti moderata (oltre a Portas il comunicato è sottoscritto dalla presidente di circoscrizione Carlotta Salerno e dal consigliere regionale Silvio Magliano) – è fondamentale per essere chiari con i torinesi, dal momento che questa città è stata distrutta dai Cinquestelle”. Gli stessi pentastellati con i quali, a Napoli, il partito di Portas, senza il benché minimo imbarazzo, corre a sostegno di Gaetano Manfredi.

Che sia stato un bluff (l’ennesimo) o una resipiscenza in zona Cesarini poco importa: il lodo Chiamparino – giacché è stato l’ex sindaco e presidente della Regione a escogitare il piano per uscire dall’impasse – ha convinto Mimmo a sotterrare l’ascia di guerra, consentendogli persino di suonare le trombe della vittoria. Certo, giusto per non sbracare del tutto gli viene perdonata la postilla, da venditore di cammelli: “Dopo averlo visto scritto e firmato da tutte le forze della coalizione convocheremo i nostri candidati e decideremo con loro il prosieguo, perché come noto siamo Moderati… ma non cretini”. Spesso è apparso l’opposto.

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