ECONOMIA DOMESTICA

Gay: "Mettere in sicurezza la ripresa"

Per il numero uno degli industriali piemontesi si va spediti verso una ripartenza economica generale. "La vaccinazione è l'arma più potente a disposizione". Tamponi non a carico delle aziende. E a Landini e sindacati dice: "Dobbiamo essere tutti dalla parte della salute"

Lavoro e salute, binomio indissolubile per fare in modo che la ripresa economica sia duratura e sostenuta. “Sicuramente l’industria italiana e quella piemontese hanno reagito, anche se all’inizio a macchia di leopardo. Settori diversi con modalità diverse – afferma Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte –. Oggi ci si sta indirizzando su una ripartenza generale e questo secondo me è un fattore importante. Con il Pnrr, la programmazione 2021-27, e la capacità di export delle imprese noi ci aspettiamo, e auspichiamo, che a settembre si continui in questa direzione. Chiaramente per fare questo bisogna essere sempre più in sicurezza”.

A partire dalla campagna di vaccinazioni. “Noi siamo da sempre a favore della vaccinazione: è l’arma più potente che abbiamo per contrastare questa situazione. È lo strumento migliore anche per tutelare i più fragili, i più deboli, quelli che non si possono vaccinare – prosegue il numero uno degli industriali piemontesi –. Parlare di obbligatorietà lo trovo addirittura forte, è un tema di responsabilità. Servono indicazioni sicuramente chiare da parte del governo, noi siamo pronti a fare la nostra parte come è stato con la realizzazione di hub vaccinali. I dati delle vaccinazioni migliorano, secondo me serve un chiaro stimolo e impulso verso la possibilità di vaccinarsi, come in realtà mi sembra che stia accadendo”. Parlando con Adnkronos/Labitalia della richiesta di assemblee retribuite a settembre per informare i lavoratori sull’importanza del vaccino, lanciata dal leader della Cgil, Maurizio Landini, Gay lascia “la risposta al nostro presidente, Carlo Bonomi”, dice. “Io credo che tutta la parte di informazione e comunicazione si possa e si debba fare. Ci deve essere la volontà comune di andare nella direzione di salvaguardare la salute dei cittadini e quindi anche dei lavoratori. Quindi se ci sarà da confrontarsi in azienda sicuramente lo faremo, parlare di vaccinazione è un’esigenza di responsabilità”.

“Sicuramente oggi il Green pass è lo strumento più efficace che abbiamo a disposizione, dà la lettura della situazione sanitaria della persona. Averlo come riferimento è la cosa più efficace. E quindi non vorrei che ci riducessimo a un discorso tra chi è contro e chi è a favore, qui dobbiamo essere tutti a favore della salute”, prosegue Gay a proposito delle polemiche sul passaporto vaccinale per accedere alle mense aziendali. E sui tamponi gratuiti per i lavoratori, per l’inquilino di via Vela, “serve capire chi li deve pagare, e quindi anche qui aspettiamo un’indicazione chiara. Non si può sicuramente scaricare sulle aziende un costo che in alcuni casi può essere veramente importante”.

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