EMERGENZA COVID

Subito il super Green Pass.
Terza dose dopo 5 mesi

Il Piemonte assieme alle altre Regioni chiede al Governo misure restrittive per i No Vax senza vincolarle ai "colori". L'assessore Icardi: "Ogni letto occupato da un non vaccinato è tolto ad altri malati". Via libera dell'Aifa alla somministrazione booster anticipata di un mese

Servono provvedimenti più restrittive per i non vaccinati, senza aspettare di finire in zona gialla o peggio. È quanto hanno chiesto le Regioni al Governo nell’incontro, incominciato dopo le 18, al quale per l’esecutivo erano presenti i ministri della salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Maristella Gelmini oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.

Dunque un Super Green Pass a tutela dei vaccinati, come del resto avevano già chiesto molti dei governatori nei giorni scorsi di fronte all’aumento dei casi di contagi, ma soprattutto di ricoveri. “Sono provvedimenti che vanno assunti subito e su questo c’è l’unanimità delle Regioni”, spiega allo Spiffero l’assessore alla Sanità Luigi Icardi appena concluso l’incontro. “Ogni posto occupato in ospedale da un non vaccinato è un posto non disponibile per pazienti colpiti da altre malattie. Noi in Piemonte siamo in una situazione non ancora critica, ma i ricoveri stanno aumentando”.

I presidenti di Regione, con sfumature diverse, hanno rappresentato all'esecutivo lo stesso quadro: i contagi stanno riprendendo e negli ospedali ci sono soprattutto persone non vaccinate, sarebbe ingiusto far ricadere le possibili restrizioni sulle categorie economiche soprattutto alla vigilia della stagione natalizia. Dopo un giro di tavolo in cui tutti i governatori hanno preso la parola, per l'esecutivo e' intervenuto lo stesso Garofoli, che ha di fatto riassunto la posizione espressa dalle Regioni: ovvero contagi in rialzo, ripartenza della circolazione del virus e consapevolezza che nei reparti ci siano principalmente non vaccinati. L'intenzione dunque sarebbe quella di dare una maggiore tutela agli operatori economici e intervenire con nuove misure.

Alla richiesta dei governatori – per il Piemonte non era collegato Alberto Cirio, impegnato in una missione a Capo Verde – il Governo darà risposte in tempi molto brevi, probabilmente verso metà settimana e comunque prima della prossima riunione del Consiglio dei ministri dove veranno varate le nuove misure. L’accordo con le Regioni è di tornare ad incontrarsi prima, quando l’esecutivo annuncerà ai governatori le misure che intende adottare. Tra queste molto probabilmente ci sarà anche l’accorciamento del periodo tra la seconda e la terza dose del vaccino, ora fissato in sei mesi. “Il comitato tecnico di Aifa ha dato il via libera ad abbreviare a cinque mesi il limite – spiega Icardi – e presumibilmente il Governo seguirà questa indicazione. Per quanto riguarda il Piemonte la macchina vaccinale è pronta. Per quanto riguarda il personale abbiamo prorogato i contratti del comparto, stiamo lavorando per trovare ulteriori medici. Comunque, ribadisco, la macchina vaccinale è pronta anche per questa accelerazione sulla terza dose, senza dimenticare che bisogna cercare di vaccinare il più possibile coloro che fino ad ora il vaccino lo rifiutano”. 

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