POLTRONE & SOFÀ

Finpiemonte, il tampone di Vietti

Il neo presidente opta per un "temporary manager" alla guida della macchina operativa di Galleria San Federico. Escluso un ritorno di Milanesio, sarà Buttigliengo, responsabile finanziaria di Soris (dove ha avuto qualche inciampo)

Appena preso possesso del suo ufficio in Galleria San Federico, tra le prime incombenze di Michele Vietti è quello di dotare Finpiemonte del braccio operativo. Risalgono all’aprile scorso le dimissioni del direttore generale Marco Milanesio (in polemica con i vertici di allora) e c'è stato anche chi aveva ipotizzato un suo ritorno in servizio con la nomina della nuova governance. Prospettiva vista di buon occhio dal governatore Alberto Cirio e dell’assessore alle Partecipate Fabrizio Ricca, eppure Vietti ha preferito optare per una soluzione di discontinuità. La scelta è caduta sull’attuale responsabile finanziaria di Soris Mariateresa Buttigliengo che assumerà l’incarico di temporary manager, come specificato dallo stesso Vietti nella comunicazione inviata al presidente della società di riscossione Vittorino Bombonato in cui annuncia l’intenzione di avvalersi “per mesi sei, eventualmente rinnovabili” della dirigente.   

Ciò che più ha sorpreso, però, è che Vietti abbia deciso di non tenere in considerazione neanche la selezione effettuata da Eurosearch Consultants, costata tempo e denaro, al termine della quale era stata individuata una short list di cinque candidati che avrebbero potuto ricevere il testimone di Milanesio. Perché non si è attinto da quella rosa? C’è chi sostiene che ad avere influito particolarmente sulla scelta finale sia stata una sotterranea rete di “ex Arthur Andersen”, a lungo una delle principali società multinazionali di revisione e consulenza aziendale da cui provengono sia Buttigliengo sia Paolo Frascisco, potente mandarino regionale e direttore generale in pectore, secondo voci di Palazzo regista dietro le quinte dell’operazione

Buttigliengo quindi si appresta a lasciare Soris, dove però ha avuto qualche inciampo, al punto che, dopo una segnalazione dell’anticorruzione interna, il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale hanno provveduto al suo declassamento da direttore generale a responsabile dell’area Finanza Amministrazione e Controllo. Una vicenda su cui indaga anche la Procura.

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